Lamezia, iniziativa ‘Le parole negate’: i bambini del Don Milani celebrano la giornata della memoria

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 Lamezia Terme - “Le parole negate” è questo il titolo del percorso didattico sul quale gli alunni della scuola primaria di San Teodoro hanno lavorato per ripercorrere una delle pagine più tristi della storia dell’umanità da rappresentare, in occasione della Giornata della memoria  e del ricordo, nel teatro della loro scuola. I bambini delle classi quinte hanno dato voce a tutte quelle persone che, perseguitate dal nazismo, non hanno più potuto continuare a studiare, a sognare il loro futuro. Una lettura di libri e brani che da Anna Frank, a Uri Orlev, Anna Sarfatti, Elisa Springer, Malala e altri, li ha condotti a comprendere che quando ai bambini viene negato il diritto fondamentale di imparare, andare a scuola, di giocare si nuoce alla democrazia e, quindi, alla pace e alla sicurezza internazionale. Ancora oggi, proseguono i bambini, nei paesi martoriati dai conflitti vive la maggioranza dei 122 milioni di minori a cui viene negata l’istruzione di base.

 “E’ un percorso di studio che, nella nostra scuola, inizia fin dalla scuola dell’infanzia con la lettura di libri sulla diversità, sull’amicizia, sulla tolleranza e che si affina fino in quinta con libri sulla guerra, il razzismo, sulla Shoah. I nostri ragazzi devono sapere   che quando si negano i diritti fondamentali si rende difficile il percorso di costruzione della coscienza civica e senza coscienza civica non può esistere una società giusta. Dobbiamo sapere che l’odio è replicabile e che gli unici vaccini in grado di contrastarlo sono la conoscenza, la cultura e l’educazione che superano paure e timori, combattono discriminazioni, sopraffazione e violenza” - spiega la referente del progetto Giulia Costanzo. Una serata immersa nel silenzio, partecipata da genitori, personale scolastico e autorità. Presenti il sindaco Paolo Mascaro e l’assessore Giorgia Gargano che hanno espresso i loro complimenti a tutta la comunità scolastica e sottolineato l’importanza dell’impegno che le nuove generazioni dovranno mettere nella costruzione di una società più civile e giusta. Il plauso del Dirigente scolastico Prof. Francesco Vinci è rivoto ai bambini che hanno saputo “far emozionare e sono andati al di là della semplice commemorazione” e ai docenti Lucchino Laura, Mosca M. Grazia, Pujia Alessandro, Del Buono Wilma, Caio Teresa, Mazzei Francesca che li hanno preparati con grande professionalità. A chiusura della performance si è svolto un momento toccante, “il passaggio del testimone”: un cero acceso, donato alla scuola della ex deportata Elisa Springer nel 2004, simbolo della memoria, viene lasciato, ogni anno, dai bambini di quinta ai loro compagni di quarta. Una luce che non si deve mai spegnere in noi che dobbiamo essere testimoni di integrazione e il dialogo interreligioso e interculturale verso le nuove generazioni”.

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