Lamezia, le applicazioni della robotica nella vita quotidiana: lectio magistralis al liceo "Fiorentino"

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Lamezia Terme - “La reattività dell’intelligenza artificiale che tenta di simulare le funzioni umane”. È così che, con una lectio magistralis, il docente di robotica Pietro Muraca del ‘Dimes Unical’ ha tenuto alto l’interesse degli allievi del Liceo Classico-Artistico di Lamezia Terme diretto da Nicola Antonio Cutuli. La lezione ha esposto le molteplicità applicative della tecnologia robotica e artificiale, fra cui sicurezza, sanità, marketing nonché la sua evoluzione nel passato, nel presente e nel futuro. L’affascinante argomento cui si è discusso è stato introdotto dal professore Paolo Failla, che nel presentare Muraca ha sottolineato come le applicazioni robotiche, in alcuni ambiti come quello sanitario, riescono ad “arrivare e analizzare alcune particolarità non visibili con le normali strumentazioni”.

La relazione di Muraca che lavora nel dipartimento Dimes dell’Unical, assieme ad altri dipendenti, inizia con una dettagliata discussione sulla evoluzione delle macchine informatiche e dei sistemi intelligenti. “Il loro utilizzo non è iniziato solo ora, ma molto prima di quanto noi pensiamo e il termine robot, deriva dalla parola ceca robota e significa ‘lavoro pesante’; quindi, una macchina capace di svolgere ‘quasi indipendentemente’ un lavoro al posto dell'uomo che, con appositi software la programma per “farla diventare intelligente”. Questi programmi consentono al robot di muoversi in modo adeguato e preciso in un determinato ambiente che, dopo averlo mappato, gli permettono di individuarne gli ostacoli che intralciano il suo percorso”. L’evoluzione robotica ha origini assai remote, infatti, ha illustrato il docente, “è iniziata già nell’Ottocento durante la rivoluzione industriale e, suo precursore è stato il regolatore di Watt. Il pendolo inventato dall’ingegnere scozzese James Watt consentiva di mantenere costante la velocità, un sistema anticipatore del moderno cruise control che permette la regolazione automatica e continuità della velocità di alcune auto o di altri veicoli. Ma anche - ha aggiunto - del funzionamento controllato e regolato dei forni o dei termosifoni che abbiamo in casa”.

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La carrellata dell’evoluzione e della conoscenza informatica è stata trasposta anche in alcuni film, Muraca a tal proposito cita il film del 1980: ‘Io e Caterina’ di Alberto Sordi dove “il robot, Caterina, è dotato di sentimenti”. In conclusione la lectio ha voluto evidenziare il connubio, in costante fase evolutiva, fra uomo e macchina, e questo panorama è concertato dalla funzione di queste macchine,  “ Macchine reattive che tentano di simulare i nostri comportamenti”.   

Francesco Ielà

 

 

 

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