Lamezia, tavolo culturale e inaugurazione mostra "Emigrati e immigrati, una vita difficile" il 22 settembre

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Lamezia Terme - “Frammenti di guerra” e “Emigrati e immigrati, una vita difficile”, sono i titoli degli eventi organizzati dall’Archivio di Stato di Catanzaro in previsione delle aperture straordinarie previste per le Giornate Europee del Patrimonio che, nella loro edizione 2018, sono dedicate al tema de “L’Arte di condividere”, per ribadire ancora una volta l’esigenza della partecipazione attiva al patrimonio culturale, alla diffusione della sua conoscenza ed all’acquisizione di responsabilità nella “tradizione”, cioè nella trasmissione e nella consegna di esso alle nuove generazioni.  Ad ospitare la mostra documentaria “Emigrati e immigrati, una vita difficile. Vicende processuali”, la Sezione di Archivio di Stato di Lamezia Terme che ne ha curato l’organizzazione. La Mostra ha la finalità di presentare la Sezione di Archivio di Stato e il Patrimonio documentario conservato come punto di partenza per la ricostruzione della storia dell’emigrazione, attraverso la lettura di casi giudiziari. Si vuole offrire un utile contributo alla comprensione del fenomeno migratorio verificatosi dalla fine dell’ottocento agli inizi del novecento ed è previsto, inoltre, un Tavolo culturale che vedrà la partecipazione di don Giacomo Panizza della Comunità Progetto Sud, e dello storico e antropologo Francesco Carravetta (presso Teatrop sabato 22 settembre alle ore 17).

Nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 settembre la mostra sarà possibile visitarla dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. La presentazione si terrà sabato 22 alle 17 al TeatroP in via Aldo Moro 40, piano terra. Introduce i lavori la dottoressa Maria Spadafora, direttrice Archivio di Stato Catanzaro, illustra la mostra la dottoressa Macrì Maria Carmelina, archivista di Stato. Interverranno anche don Giacomo Panizza, Comunità Progetto-Sud e il dottor Francesco Carravetta, storico e antropologo.

L’evento dal titolo “Frammenti di Guerra”, invece, previsto per la Sede centrale di Catanzaro, vede il ruolo preminente della raccolta fotografica che, comunque, costituisce gran parte dell’archivio donato all’Istituto dagli eredi del Generale Armando Armani (nato a Senigallia-AN- il 19 febbraio 1879. Si distinse, tra l’altro, con una medaglia d'argento al valor civile, nell'opera di soccorso alla popolazione di Soriano Calabro (VV) colpita dal terremoto del 1905 e fu generale di brigata aerea. Fu Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica dal 10 febbraio del 1927 al 13 ottobre del 1928; durante l'incarico, il 6 ottobre del 1927, fu nominato generale di divisione aerea. Morì a Roma il 23 febbraio 1970). La raccolta, arricchita da un diario, dona una rappresentazione diretta e molto intensa dei luoghi dove si combatté la Grande guerra, delle vicende dei soldati che vi parteciparono ed, a questo proposito, non mancano immagini forti che testimoniano la “bruttezza” della guerra: quelle dei morti e quelle di volti deturpati da ferite devastanti. Ed inoltre, le immagini delle trincee, dei percorsi difficoltosi, dei cunicoli scavati nel ghiaccio, quelle che testimoniano l’uso – per la prima volta – del gas asfissiante e delle esplosioni delle bombe, quelle delle teleferiche, fanno vedere, oltre all’abilità del fotografo, anche la devastazione di un paesaggio, incontaminato fino a poco tempo prima.

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