Confindustria Cosenza, seminario su accesso al credito delle piccole e medie imprese

20161021_153020.jpg

Cosenza - "Percorsi per facilitare l'accesso al credito delle PMI": è questo il tema del seminario organizzato da Unionfidi S.C. con il supporto di Unindustria Calabria e dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili che si è tenuto presso Confindustria Cosenza. La crisi finanziaria è diventata crisi della domanda, provocando incertezza e cali di fatturato in molti settori produttivi. Le piccole e medie imprese hanno dovuto contrastare un lungo periodo di restringimento e di irrigidimento dell'offerta di credito, mentre le recenti politiche di espansione monetaria non sembrano avere dispiegato ancora i loro effetti sull'economia reale. Scopo del seminario è stato quello di individuare i percorsi che le Piccole e medie imprese possono intraprendere anche grazie alla garanzia dei Confidi e al supporto professionale dei Commercialisti per rendere meno problematico l'accesso al credito bancario e più in generale, agli strumenti di finanziamento disponibili. Sono intervenuti i presidenti Natale Mazzuca, di Unindustria Calabria, e Andrea Manna, dell'Ordine dei Commercialisti, ed il Consigliere delegato Unionfidi S.C. Renato Pastore. La relazione di base è stata svolta dal professore Luca Erzegovesi dell'Università di Trento.

Al dibattito, moderato dalla giornalista Raffaella Santoro, sono intervenuti il Direttore Federazione calabrese BCC, Pasquale Giustiniani; l'Amministratore delegato della Amarelli Sas, Fortunato Amarelli, ed il Direttore Area Sud Italia di Unionfidi S.C. Giuseppe Zappa. "Il rapporto efficace tra imprese, consulenti e sistema finanziario - ha detto Renato Pastore - può migliorare la disponibilità di credito non soltanto alle aziende più meritevoli, della cosiddetta 'fascia A', ma anche quella della maggioranza delle piccolissime aziende che non possono avere dei valori di patrimonio confrontabili con quelle delle imprese di maggiori dimensioni". Secondo il presidente Mazzuca, "bisogna recuperare quel grande rapporto di fiducia e trasparenza che ha permesso la crescita dell'economia reale, del lavoro, dando fiducia ai valori ed ai fattori qualitativi delle imprese, che non sempre trovano evidenza nei rating. C'è bisogno di maggiore cultura finanziaria e le sinergie che stiamo mettendo insieme vanno in questa direzione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA