Oliverio e il modello della Calabria vincente

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgCon Mario Oliverio ha vinto alla Regione il modello Calabria, che significa non solo concretezza e autorevolezza ma soprattutto grande autonomia. Da tutti, qui da noi, ma anche da Roma.
L’impressione, infatti, è che Matteo Renzi sia più orgoglioso del successo elettorale in Calabria che non in Emilia Romagna e anche nell’ ultima direzione nazionale il leader del Pd nonchè presidente del Consiglio si è sperticato in complimenti per Mario Oliverio e per il partito calabrese. Quello che dirige un suo vecchio amico (di Renzi cioè), quell’Ernesto Magorno che fino all’ultimo ha tentato di non far svolgere quelle primarie che hanno incoronato Oliverio e poi l’hanno fatto stravincere il 23 novembre.
"Ci deve preoccupare – ha detto Renzi alla direzione nazionale – il dato dell’astensionismo ma perché ci deve preoccupare il livello di disaffezione nei confronti della classe politica emiliana. Le elezioni regionali si sono vinte in Calabria grazie a Mario Oliverio che ha ottenuto un grandissimo risultato e al Pd calabrese e la vittoria dimostra che il Pd è un partito plurale. Oggi Mario in Calabria ha la responsabilità enorme di riportare la legalità e soprattutto l’idea di sviluppo della regione. Ora dobbiamo raccontare la qualità della Calabria". Renzi, che nel suo intervento ha anche citato il bel successo del neo sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, ed ha poi aggiunto: "Il Pd ottiene risultati significativi, se dobbiamo andare oltre l’astensionismo… In Calabria va anche considerato il risultato ottenuto dalle due liste civiche che portano dentro l’accezione democratica".
Insomma, per Renzi la Calabria sembra quasi un modello. Non è bene chiaro se e fino a quale punto vorrà spingere in periferia il modello con cui governa a Roma, quello cioè dell’intesa con il Nuovo Centrodestra, che con il suo coordinatore nazionale Quagliariello ha rilanciato l’”offerta” di una collaborazione con Oliverio e con il Pd calabrese. Un'”offerta” che Oliverio e il Pd calabrese già da tempo hanno rifiutato, e lo stesso neo governatore ha ribadito il suo no assoluto a Roma nei suoi contatti con alcuni big di Largo del Nazzareno come il vice di Renzi Guerini. Questo è insomma il segno del modello Oliverio: vincenti e autonomi da tutti. Vedremo se e fino a quando reggerà. E vedremo la sua capacità di buongoverno, trasferita dalla Provincia di Cosenza al ‘mostro’ Regione.

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