Natale: luci accese e persone spente

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgÈ Natale, a breve.  “Le lucette delle illuminazioni si accendono, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Sarebbe meglio un dicembre a luci spente e con le persone accese” Charles Bukowski.

Vi capita che quando siete a bere un caffè con una persona benestante, in questa città, fanno la gara per offrirvi il caffè? Il più delle volte, sono a loro volta benestanti. O professionisti a caccia di clienti ricchi. Non saprei dire cosa è peggio. E quando ci sono due ragazze o anche tre, che bevono il caffè, fanno finta di non conoscerle, è brutto essere terribilmente tirchi. O magari si stringono il portafoglio al pantalone? Come mai? Una volta una mia amica mi disse che in questo posto se frequenti i benestanti per alcuni sembra che lo siano anche loro solo per vicinanza.

Beh, non è proprio così! Capisco il grettume ma penso che ci sia un limite anche a questo. Bene vi rivelo una verità forse triste e deprimente. Se Tizio è petroliere, è ricco. Se Caio è suo amico e non è petroliere ma ha un negozio è normale. Se Tizio e Caio sono amici, rimane la stessa situazione. Tizio rimane ricco. Caio rimane commerciante. Un'altra mia amica mi ha spiegato che offrono al benestante perché investono. Mi spiego. Se il ricco prende il caffè con un negoziante il primo dovrà scegliere dove andare a comprare la frutta, (per esempio). Se passa il fruttivendolo, investe offrendo il caffè al ricco. Lui potrà pensare che il gesto lo abbia convinto a diventare suo cliente. E nella sua mente, per ringraziare e ricambiare andrà a comprare la frutta al suo bancone. E fin qui ci sono. Ma il mio dubbio è: se il ricco ha bisogno della frutta anche l’amico ne avrà bisogno. Allora perché non essere sempre gentili con entrambi che anziché solo con uno?

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