Lamezia: Mtl, alle idee il Pd replica con “aria fritta” e strani spettri

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Lamezia Terme - "Mentre Mtl rivolgeva ai cittadini un programma - affermano in una nota da Mtl - condiviso dalla coalizione, che prevede, tra l’altro, mutuo sociale, “tasse zero” per le famiglie difficoltà, sanatoria fiscale e sulla prima abitazione, tutela per i prodotti locali, terme comunale e nessun clandestino a carico dei lametini, il PD ha offerto solo uno scenario apocalittico, invocando lo scioglimento del prossimo consiglio comunale. Non soddisfatti di aver contribuito a provocare un dissesto economico da quaranta milioni di euro di deficit strutturale e di aver alzato le tasse locali alle “stelle”, i già noti “profeti di sventura” hanno continuato ad umiliare la dignità del popolo lametino, accusandolo, indirettamente, di essere talmente ingenuo e sprovveduto da non saper scegliere oculatamente i suoi rappresentanti. I “veggenti del sofà” amano così tanto la legalità che l’attuale Presidente del Consiglio regionale, esponente del Pd, è stato rinviato a giudizio all’esito dell’indagini sull’Arpacal. Amano così tanto la legalità, da mantenere nonostante il decreto di sgombero, uno dei più vasti campi rom del Mezzogiorno: quello di Scordovillo. Amano così tanto la legalità che all’interno di una città da loro governata si registrano fenomeni di prostituzione, dramma finora sconosciuto a Lamezia".

"Amano così tanto la legalità - prosegue la nota - da aver trasformato Lamezia in una nuova Gotham. Amano così tanto la legalità da non aver ancora motivato, in nome di quella trasparenza che forse non sanno discendere direttamente dalla “legalità”, lo stanziamento di ventimila euro al d.g. D’Ambrosio. Amano così tanto l’eguaglianza e la solidarietà sociale, naturalmente connesse al concetto di legalità, da aver concluso convenzioni last minute con una nota associazione. E amano talmente anche Lamezia da aver lasciato, nonostante l’incarico di assessore regionale alla sanità, che l’ospedale locale perdesse per sempre autonomia a  favore di Catanzaro. E amano così tanto i lametini da gettare ombre, in maniera nauseabonda e del tutto fuori luogo, sulla Vigor Lamezia, seguita con passione e sacrificio da chi col malaffare del pallone non ha nulla da spartire. Non c’è tempo per i “gufi”, che scagliano con brutalità contro Lamezia “aria fritta”, spettri e funeste profezie, a cui forse, a breve, aggiungeranno pure l’arrivo delle locuste. C’è tempo, invece, per rigenerare il territorio, utilizzando le peculiarità presenti senza trascurare un nuovo decoro urbano, cancellando la “ghettizzazione” di alcuni quartieri, rivitalizzando l’edilizia, resuscitando lo sport, sostenendo i giovani, tutelando i prodotti locali e ricordando sempre che anziani, pensionati e disabili rappresentano una risorsa non da spendere nei meeting con vane parole”.                

 

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