Lamezia, costituito coordinamento civico per liste pulite: "No a candidati citati nei precedenti scioglimenti"

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Lamezia Terme – Un nuovo codice etico per liste e candidature pulite in vista delle prossime elezioni comunali, seguendo un precedente protocollo sottoscritto nel 2005. Si è riunito questa mattina, nei locali del chiostro San Domenico, un coordinamento civico costituito da alcuni liberi cittadini per lanciare un documento aperto a tutte le associazioni, aggregazioni e partiti che vorranno impegnarsi affinché non si possa più incorrere in un quarto scioglimento del consiglio comunale. Costantino Fittante, Nicolino Panedigrano, Giuseppe Gigliotti, Salvatore D’Elia, Daniela Grandinetti e Ivan Falvo D’Urso, ci tengono però a precisare di non essere oggi in rappresentanza delle associazioni cui fanno solitamente parte, ma di sottoscrivere l’atto come singoli, lanciando la prima fase di un cammino al quale potrà unirsi chi condivide i loro punti sulla futura campagna elettorale che attende la città commissariata. Dal coordinamento si riservano di organizzare poi una seconda fase di dibattito pubblico quando il quadro con tutte le adesioni sarà ben delineato. Nello spiegare il documento, diviso in quattro parti, Costantino Fittante fa un excursus sulla crisi dei partiti politici e su un sistema più fragile che a suo modo hanno ben favorito quel proliferare di liste incontrollate complici dello scioglimento.

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“Tralasciando i nostri movimenti o gruppi politici di appartenenza – ha spiegato – siamo qui perché crediamo sia il caso di mettere dei paletti e spostare l’attenzione sulla massima pulizia delle liste. Serve un confronto, una riflessione politica senza voler individuare responsabilità di natura giuridica, ma costruendo degli anticorpi”. Secondo Fittante, “quando era presente un sistema di partiti strutturati, c’era confronto e una sorta di scuola di democrazia. Lo scopo è quello di creare le condizioni per liste trasparenti e allo stesso tempo stimolare una selezione di qualità. Applicando la legge, anche il numero elevato di liste, segno di una crisi generale politica, verrà sicuramente meno”. L’esempio di Fittante non può che andare alle tante liste presentate dall’ex sindaco Mascaro, nelle quali durante la campagna elettorale si scoprì esservi anche il braccio destro di un narcotrafficante. Nel documento si fa così espressamente richiesta, tra i tanti punti: di non candidare a sindaco o inserire nelle liste persone già citate nei precedenti scioglimenti; di non essere stato o essere parte in causa di indagini e procedimenti penali; il rifiuto di ogni forma di sostegno elettorale da parte delle cosche; di non appartenere ad organizzazioni o consulterie i cui elenchi degli iscritti non siano consultabili, come la massoneria deviata. Seguono una serie di richieste al futuro candidato a sindaco, per poi focalizzarsi sul punto legato alla formazione delle liste, che spesso, negli anni passati, ha messo a rischio la regolarità delle procedure. Nel documento si sottopone al Comune sciolto che l’accettazione delle candidature avvenga in presenza dei commissari e del segretario comunale e che si potrà procedere alla raccolta firme solo dopo che l’apposito modello contenente i nomi dei candidati sia già stato dettagliatamente compilato. Nicolino Panedigrano ritiene questo codice etico “necessario per evitare un quarto scioglimento, che sarebbe una iattura”.

“Questa non è solo una questione di fedina penale pulita – aggiunge Gigliotti – ma di capacità di rendere tutti i cittadini partecipi e consapevoli delle potenzialità inespresse del nostro territorio”.  “Le regole esistono già – chiarisce D’Elia – il documento serve invece a far capire che si ha anche bisogno di segnali politici chiari e associazioni che devono tenere alta l’attenzione durante la campagna elettorale”. Un appello rivolto ai giovani è infine arrivato da Daniela Grandinetti: “Questo documento lo vorrei aprire soprattutto a loro, che alla politica non ci credono più. La necessità è ora quella che si trovino nuove strade di comunicazione in grado di riportare al centro la parola etica, e che li riavvicini, non solo al momento del voto ma a tutto ciò che accade nel loro territorio”.  Se intanto il comitato 4 gennaio ha organizzato per il prossimo 12 ottobre una tavola rotonda dove si chiede una sola lista a sindaco per le prossime elezioni, non tutto il coordinamento civico sembra oggi d’accordo e Costantino Fittante lancia la stoccata: “Mi chiedo se il Comitato sia nato per i festeggiamenti in onore della città o come comitato elettorale, è questo l’interrogativo”.

Alessandra Renda

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