Lamezia, Fdi al sindaco: "Garantire la didattica a distanza per tutelare la salute delle famiglie"

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Lamezia Terme - “Ieri sera il sindaco, dopo il triste ed incommentabile teatrino che ha causato inutili e dispendiose perdite di tempo a tante madri di famiglia che hanno abbandonato i loro affetti, i loro interessi ed anche il loro lavoro per dedicarsi coraggiosamente alla difesa della salute dei propri figli, si è pronunciato finalmente sulle sue responsabilità accollandosele interamente. Ne siamo felici poiché lo ha finalmente ammesso e la città ha saputo dalla sua stessa voce e finalmente, chi è e chi sarà il responsabile numero uno della salute pubblica in città nel caso in cui le sue ottimistiche previsioni, dovessero, purtroppo, fallire!” è quanto si legge in una nota del Coordinamento cittadino di Fratelli D'Italia Lamezia Terme

“Detto ciò – continuano - ci auspichiamo veramente che la situazione sanitaria in città sia sotto controllo come lo stesso asserisce, ma noi, nutriamo invece fortissimi dubbi nel merito. Ci duole veramente intervenire su queste vicende in tempo di pandemia mondiale ma Paolo Mascaro con il suo modo di fare incurante dei timori da genitore e dalle sollecitazioni politiche, non ci lascia altra scelta che quella di tentare d’invitarlo e per l’ultima volta, a percorrere la strada della prudenza e del buon senso anziché quella irta, piena di ostacoli e pericolosissima, che lo stesso oggi sta percorrendo su una tematica molto insidiosa”. 

“Lo invitiamo  aggiungono ancora - sin da subito a farsi quantomeno da interlocutore con i dirigenti scolastici per sollecitare la fruizione della doppia modalità di didattica a queste famiglie, poiché, com’è di solare evidenza, non si possono privare costoro del diritto all’istruzione. Sono famiglie che pur soffrendo, al momento, decidono di non mandare i figli a scuola ad esclusiva tutela della loro salute. Invitarli a scegliere tra la salute e l’istruzione è veramente assurdo oltre che inconcepibile!”

“Invitiamo inoltre le commissioni consiliari deputate a farlo, insieme al sindaco – specificano - ad intervenire con urgenza verso una valida interlocuzione nei confronti dei dirigenti scolastici del territorio affinché agevolino tale modalità della doppia didattica, così come hanno fatto altri comuni ed altre regioni dalle quali si può tranquillamente prendere spunto in assenza di altre loro valide idee. Tutte le scuole hanno un piano DID pronto ad attivarlo per le necessarie ed opportune circostanze”.

“A nulla – aggiungono ancora - varrebbe la scusante tramite la quale si possa poi sostenere di non esservi riusciti per ostacoli frapposti dai dirigenti scolastici del territorio; in primis, perché tutto ciò non corrisponderebbe a verità, e poi perché significherebbe esclusivamente un ulteriore fallimento di ogni forma d’interlocuzione di questa amministrazione a tutela della città. Tutto ciò non esimerebbe certo l’amministrazione dalle sue notevoli responsabilità ma rispetterebbe almeno il diritto di chi la pensa in modo diverso, limitando altresì e a beneficio della città, il sovraffollamento delle aule, la mobilità urbana ed il conseguente contenimento del contagio da Covid-19”.

“Mandiamo un rinnovato messaggio anche alle forze politiche che sino ad ora hanno osservato un rispettoso ma “lungo” silenzio, affinché possano intervenire anche loro e con decisione, a tutela della salute pubblica per la nostra comunità. Fratelli d’Italia ad unanimità del direttivo cittadino riunitosi nelle previste modalità a distanza, rimarca la propria vicinanza alle famiglie che combattono per il diritto alla salute di tutti gli alunni lametini. Fratelli d’Italia Lamezia Terme, pur favorevole alla didattica in presenza, non discrimina però, in momenti come questo – contrariamente al sindaco - la qualità della didattica a distanza che tiene al sicuro intere famiglie di studenti. alle quali va senz’altro espressa la nostra più grande solidarietà e vicinanza sul difficile momento che stanno vivendo per colpa, tra l’altro, delle scelte politiche incomprensibili di Conte, Azzolina e Speranza, seguite incomprensibilmente e con lo stesso fervore, in barba alle autonomie territoriali, anche dall’amministrazione cittadina di Mascaro, Gargano e Luzzo!”. 

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