Lamezia, Meetup 5 Stelle: su vicenda Sacal attendiamo che Mascaro chiarisca in Procura

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Lamezia Terme - Pubblichiamo la nota del Meetup 5 stelle lametino sulla vicenda Sacal. "Conclusi gli interrogatori di garanzia degli indagati, attendiamo ora che Mascaro, come da lui stesso annunciato, si rechi in Procura a chiarire il contenuto dell’intercettazione di Ionà che si sarebbe fatto portatore di una richiesta dello stesso sindaco a sostegno della figlia di un pregiudicato. Per la verità, avevamo chiesto che Mascaro querelasse Ionà per le sue dichiarazioni e per rimettere al giudice la valutazione della sua estraneità. Non l’ha fatto, ha invece preferito risponderci via televisione, con le sue solite finezze giuridiche infarcite di contumelie nei nostri riguardi, sostenendo che la calunnia non poteva essersi verificata perché Ionà (se le intercettazioni risultassero confermate) non riferiva la circostanza infamante all’autorità giudiziaria ma solo al direttore generale di Sacal, Pierluigi Mancuso. Vero, ma tesi fragile da un punto di vista politico, perché l’atto avrebbe avuto la finalità di dimostrare con forza e determinazione la sua estraneità dalle indagini in corso, specialmente perché la presunta “beneficiata” è figlia di un noto pregiudicato; ma tesi ancor più fragile dal punto di vista giuridico visto che è Mascaro a ignorare, dall’alto della sua cattedra, che ai giudici si possono proporre querele o istanze con finalità cautelative, cioè per prevenire gli effetti di future commissione di reati, e Mascaro non sa ancora cosa Ionà o Mancuso hanno detto o diranno, in sede d’interrogatorio davanti al giudice.

Per non considerare che quando si rimette all’autorità giudiziaria l’accertamento di eventuali reati, lo si fa non solo rispetto ad un’ipotesi principale ma anche con riferimento ad ipotesi ulteriori, e il contenuto dell’intercettazione che riguarda il Sindaco (laddove Ionà negasse di aver agito su suo incarico ma di propria iniziativa) non integrerebbe comunque e in ogni caso i reati di diffamazione e/o millantato credito (l’intercettazione è comunque un fatto accertato sino a prova del contrario)? Evidentemente Mascaro, a fronte delle pompose dichiarazioni, non intende porre in essere atti concreti che aggraverebbero la posizione del rappresentante  Ionà, pupillo di Galati, sperando che il tempo e, magari, la prescrizione sempre in agguato, stendano un velo pietoso sulla squallida vicenda della Sacal e la città dimentichi. Già, perché la sua linea difensiva, sempre propalata per via televisiva, è che i fatti contestati agli indagati Sacal si riferiscono ad epoche precedenti il suo insediamento come sindaco (dal 2011 al 2015).

Ma le promesse da campagna elettorale a quando dobbiamo retrodatarle? Mascaro non ha cambiali da onorare? Bene, ne siamo lieti, ma lo confermi con una bella querela contro chi sembrerebbe smentirlo. O sono proprio le date a smentire Mascaro? Ionà (secondo le intercettazioni) si sarebbe rivolto a Mancuso su mandato del sindaco a luglio 2015 (Mascaro era già Sindaco); Ionà, precedentemente in Sacal come rappresentante della Regione, era stato dichiarato decaduto da Oliverio e sostituito da Pignanelli a fine maggio 2015;  sempre Ionà, presunto latore di raccomandazioni del sindaco, viene ripescato da Mascaro e nominato rappresentante del Comune nel C.d.A. Sacal, solo un mese dopo dal presunto “favore”, ad agosto 2015. Coincidenze solo coincidenze!". 

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