Piccioni (Lamezia Bene Comune): "Bisogna dire verità ai cittadini: si stanno creando presupposti per quarto scioglimento"

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Lamezia Terme – Continua il cammino verso le elezioni. Per Rosario Piccioni di Lamezia Bene Comune nell’annunciare un nuovo incontro pubblico per sabato in Piazza Mazzini, “Se il Pd continua ad arrovellarsi - sostiene -, siamo pronti a proseguire per la nostra strada”.

“Lamezia - si legge ancora nella nota - sempre più vittima dell’oblio. A meno di venti giorni dalla presentazione delle liste e a un mese mezzo dal ritorno alla normalità democratica, non c'è altro modo per descrivere l'attualità. Già a novembre 2017, all’indomani dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, avevo lanciato l’allarme sul rischio che in città si ripresentasse il film già visto con i precedenti scioglimenti: l’invenzione dello “pseudo” complotto contro Lamezia, il negazionismo, tesi assolutorie e fuori dalla realtà fatte solo ad uso e consumo di chi non vuole guardare in faccia come stanno le cose. Tranne pochissime eccezioni, in questi due anni la città, nelle sue diverse espressioni, non si è interrogata sulle ragioni che hanno portato al terzo scioglimento del consiglio comunale per mafia. La politica, i partiti, la Chiesa, gli ordini professionali e le diverse realtà organizzate della società civile non hanno avviato una discussione al loro interno e con la città per creare gli anticorpi, per affrontare la prima vera emergenza della città che è una sola: la criminalità organizzata, le commistioni politico-affaristiche della cosiddetta “zona grigia”, tutte quelle logiche che hanno portato ai tre scioglimenti e che pesano come un macigno sul futuro della città.  Se non si mette al primo posto la “questione etica” di questa città, se i tre “scioglimenti” diventano una parentesi della discussione, come per dire “c’è stato lo scioglimento, però…”, qualsiasi tavolo di lavoro o discussione programmatica è fine a sé stessa. L’amara e triste realtà è che Lamezia ha già perso in questi due anni la sfida fondamentale di guardare dentro sé stessa”.

Ma, per Piccioni, “la cosa più sconvolgente è quello che sta accadendo in questi giorni, alla vigilia ormai della presentazione delle liste. Altro che rinnovamento, moralità, e codici etici! Si parla già di schieramenti con 7 o 8 liste, degli stessi candidati consiglieri e addirittura candidati sindaci ampiamente citati negli atti dell’ultimo scioglimento, del riproporsi delle stesse dinamiche che hanno portato la città all’onta del terzo scioglimento. Probabilmente a qualcuno sembrerà assurdo ma bisogna avere il coraggio di dire la verità ai cittadini: si stanno creando i presupposti per un quarto scioglimento del consiglio comunale. Proprio per queste ragioni - rimarca ancora Piccioni - proprio perché ancora una volta la città è sull’orlo di un altro precipizio, non possiamo più aspettare. Per noi al primo posto, come sempre, c’è il bene della città: per questo faremo di tutto fino alla fine per andare alle prossime competizioni elettorali in una sola coalizione insieme a tutto il centrosinistra”.

Da aprile scorso, rende noto ancora l’ex consigliere comunale “come movimento ‘Lamezia bene comune’ abbiamo lavorato per unire, per coinvolgere altre energie positive della città e costruire insieme una proposta credibile e di forte impronta etica. Il Pd prenda atto del lavoro che si è fatto. Così come noi dobbiamo prendere atto che ancora una volta, come cinque anni fa, di fronte alla nostra massima disponibilità e generosità, il partito democratico anche questa volta non ha consentito a noi e alle altre espressioni del centrosinistra di potersi confrontare in maniera trasparente con il meccanismo democratico delle primarie. Anche dopo la elezione del segretario e della segreteria, noi avevamo lanciato l’idea delle primarie al Pd già nei primi giorni del mese di agosto per iniziare a lavorare per tempo, quando ancora non si conosceva la data del voto e c’erano tutti i tempi per avviare il percorso. Ma non c’è stata alcuna risposta. Due settimane fa abbiamo lanciato un ulteriore segnale di apertura con un appello a tutte le forze sane della città ad incontrarci in piazza, per rompere il silenzio e far capire che in questa città si può costruire un’alternativa credibile e di buona politica”.

Poi lancia un messaggio al Pd lametino “Ora il tempo degli attendismi e dei tatticismi per noi è scaduto. Se il Partito democratico continua ad arrovellarsi su stesso, a non indicarci i suoi candidati e soprattutto se non punterà a persone all’altezza del governo di una città come Lamezia, siamo pronti a proseguire per la nostra strada. Di fronte a questa situazione drammatica, per quello che è stato e per lo scenario che purtroppo si va delineando, l’unico barlume di speranza è rappresentato dai tanti cittadini perbene. Dalle tante persone che magari sono rimaste lontano dall’impegno politico e che devono rendersi conto che Lamezia è in una situazione emergenziale. Nessuno può più girarsi dall’altra parte. Nessuno può permettersi di stare alla finestra a guardare”.

Infine, Piccioni si rivolge in particolare “ai miei coetanei, a quanti come me hanno fatto la scelta alcuni anni fa di restare in questa città o addirittura di tornare dopo esperienze di studio e di lavoro fuori.  A quelli come me che hanno figli piccoli, che cresceranno in questa città. Alle ragazze e ai ragazzi di Lamezia che fino ad oggi la politica cittadina ha tenuto distanti e che possono essere protagonisti del presente e del futuro della città. A quanti ancora credono che sia possibile costruire in questa città il proprio futuro e quello dei propri figli. Non giriamoci dall’altra parte, prima che sia troppo tardi. Sia ben chiaro: nessuno sta dicendo alle tante persone per bene da quale parte candidarsi, questa è una scelta rimessa alla libertà e alla coscienza di ognuno. L'invito, e lo ripeto fino alla noia, è di non stare a guardare e di girarsi dall'altra parte: altrimenti prevarranno sempre le stesse logiche.  Sabato prossimo promuoveremo un incontro pubblico in piazza Mazzini per confrontarci con tutti i cittadini che credono che un’alternativa di buona politica per questa città è possibile”.

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