Ruberto a Perugini: uno spiacevole equivoco

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Lamezia Terme - Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Pasqualino Ruberto all'avvocato Basilio Perugini.

"In relazione a quanto comunicato dall'avv. Basilio Perugini, mi preme precisare quanto segue. Nessuno, e ribadisco nessuno, ha inteso rimarcare, lasciare trasparire o intendere una qualunque forma di conoscenza diretta tra me e Perugini o una sua qualsivoglia sponsorizzazione della manifestazione. In apertura della serata è stata data lettura integrale della risposta che lo stesso Perugini ha voluto inviare dopo l'invito a partecipare. Non è stata aggiunta nessuna parola di commento alla sua comunicazione né, nel corso della serata, è stato fatto ancora il suo nome. Subito dopo aver letto la sua risposta, il discorso è stato spostato sul tema della serata, vale a dire l'idea da cui è nata la città di Lamezia Terme. L'aspetto puramente e strettamente elettorale è stato riservato alla seconda metà della manifestazione, cioè molto tempo dopo aver letto la risposta dell'avv. Perugini: le centinaia di persone presenti possono testimoniare che finché si è parlato della nascita di Lamezia io non ho proferito parola, pur avendo il microfono in mano. Ho il massimo rispetto per la storia della nostra città e per chi l'ha fatta, per trascinare in certi temi persone che vogliono così manifestamente restarne fuori. Ritengo che discutere di Arturo Perugini sia discutere di storia, che è patrimonio di tutti e non di temi elettorali. E storia abbiamo umilmente provato a fare, proiettando anche immagini di Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia di fine Ottocento, primi del Novecento. Sono comunque contento che l'avv. Perugini abbia voluto pubblicare integralmente lo scambio di messaggi: in questo modo ha certificato egli stesso che nessuna parola è stata tolta o aggiunta alla sua risposta. Tanto dovevo, nella certezza che tutto sia riconducibile ad uno spiacevole equivoco".

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