Lamezia: Basilio Perugini, non conosco Pasqualino Ruberto

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Riceviamo e pubblichiamo di seguito la lettera  e lo scambio di messaggi che ci ha inviato l'avvocato Basilio Perugini,  a seguito  della manifestazione di sabato scorso di Pasqualino Ruberto.

"Gentile Direttore, Le sarò assai grato se pubblicherà, con la stessa evidenza dell’articolo di Ramona Villella, pubblicato su “Il Lametino” il 28 febbraio 2015, la nota che segue, unitamente all’allegato. Poiché ho sempre ritenuto che la figura di mio Padre, Arturo Perugini, costituisca un simbolo ed una componente essenziale del patrimonio di Lamezia Terme, simbolo unificante e non divisivo, penso che di esso chiunque possa parlare purchè in termini di verità e di rispetto ed astenendosi dall’utilizzarlo a meri fini strumentali e di pubblicità elettorale.

Proprio per questo mi sono astenuto, specialmente negli ultimi mesi, dal fare un qualsivoglia intervento pubblico che potesse interferire con la campagna elettorale in corso specialmente per evitare una eventuale strumentalizzazione a favore di questo o quel candidato. Mi ha perciò sorpreso ed indignato leggere nell’articolo della Villella che “All’inizio dell’incontro con una lettera anche Basilio Perugini, figlio di Arturo, è intervenuto alla manifestazione sulle orme di suo padre condividendo con Ruberto la necessità di dar valore al tema della “creazione di un’identità di citta”. Quali siano le mie idee sulla Città è ben noto, avendone io parlato più volte, sia in manifestazioni pubbliche sia con scritti, molti dei quali cortesemente pubblicati dal Suo Giornale. Espressioni ideali sempre, comunque, avulse da interessi personali o di parte o da compiacimento o adesione per le interessate, anche se legittime, iniziative di singoli.

Non conosco il Dott. Ruberto che non ho mai incontrato e con il quale non ho mai avuto alcuno scambio epistolare personale e, conseguentemente, sono sorpreso dal fatto che in una sua manifestazione abbia attribuito o, comunque, consentito che mi venisse attribuita, un’iniziativa che io non ho mai posto in essere. Non è corretto farlo. Non ho scritto alcunchè al riguardo, né si può attribuire un significato strumentale alla corrispondenza intercorsa con l’avv. Cesare Materasso, che mi sollecitava a partecipare alla manifestazione di che trattasi ed il cui invito ho cortesemente declinato, motivandolo con la mia posizione di assoluta equidistanza dagli attuali candidati che si contendono la carica di Sindaco di Lamezia. La prego di pubblicare detta corrispondenza, che allego in copia integrale, per far comprendere bene il mio reale pensiero e per smentire con chiarezza quanto scorrettamente è stato affermato".

La ringrazio.

Avv. Basilio Perugini

Di seguito pubblichiamo la corrispondenza tra l'avvocato Perugini e l'avvocato Materasso, resa nota stamani dallo stesso avvocato Perugini.

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Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Pasqualino Ruberto

"In relazione a quanto comunicato dall'avv. Basilio Perugini, mi preme precisare quanto segue. Nessuno, e ribadisco nessuno, ha inteso rimarcare, lasciare trasparire o intendere una qualunque forma di conoscenza diretta tra me e Perugini o una sua qualsivoglia sponsorizzazione della manifestazione. In apertura della serata è stata data lettura integrale della risposta che lo stesso Perugini ha voluto inviare dopo l'invito a partecipare. Non è stata aggiunta nessuna parola di commento alla sua comunicazione né, nel corso della serata, è stato fatto ancora il suo nome. Subito dopo aver letto la sua risposta, il discorso è stato spostato sul tema della serata, vale a dire l'idea da cui è nata la città di Lamezia Terme. L'aspetto puramente e strettamente elettorale è stato riservato alla seconda metà della manifestazione, cioè molto tempo dopo aver letto la risposta dell'avv. Perugini: le centinaia di persone presenti possono testimoniare che finché si è parlato della nascita di Lamezia io non ho proferito parola, pur avendo il microfono in mano. Ho il massimo rispetto per la storia della nostra città e per chi l'ha fatta, per trascinare in certi temi persone che vogliono così manifestamente restarne fuori. Ritengo che discutere di Arturo Perugini sia discutere di storia, che è patrimonio di tutti e non di temi elettorali. E storia abbiamo umilmente provato a fare, proiettando anche immagini di Nicastro, Sambiase e Sant'Eufemia di fine Ottocento, primi del Novecento. Sono comunque contento che l'avv. Perugini abbia voluto pubblicare integralmente lo scambio di messaggi: in questo modo ha certificato egli stesso che nessuna parola è stata tolta o aggiunta alla sua risposta. Tanto dovevo, nella certezza che tutto sia riconducibile ad uno spiacevole equivoco".

Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell'avvocato Cesare Materasso

"Si chiede scusa all'Avv. Basilio Perugini, evidenziando solamente che si era mossi solo dall'intendimento di fare cosa meramente gradita alla famiglia e niente di più. Con confermata stima Avv. Cesare Materasso".

 

 

 

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