Cisl Fp scrive a Perri: “Sanare giuste spettanze a lavoratori Asp”

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Lamezia Terme – Riceviamo e pubblichiamo una nota della Cisl Fp di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia sul mancato consolidamento banca dati della posizione assicurativa di tutti i dipendenti in servizio o che hanno prestato servizio nell’Azienda sanitaria di Catanzaro. Nella nota, a firma di Luigi Tallarico, segretario Generale Cisl Fp e Salvatore Arcieri, segretario aziendale Fp Cisl, si legge: “La scrivente O.S. è venuta a conoscenza che presso la Gestione Dipendenti Pubblici (ex INPDAP) risulta che ad oggi le posizioni assicurative di tutti i dipendenti in servizio o che hanno prestato servizio in questa Azienda, non sono congrue, rispetto alle retribuzioni effettive percepite, con una squadratura in negativo, che comporterà un trattamento economico pensionistico notevolmente inferiore a quello dovuto, per effetto delle anomalie dei dati previdenziali e/o assistenziale dei mancati o errati versamenti effettuati dall’Ente. Già L’INPS con circolare, inviata a tutti gli Istituti pubblici invitava a regolarizzare le posizioni assicurative dei propri dipendenti entro e non oltre il 31 dicembre del 2016”.

“Nello specifico questa O.S. più volte ha richiesto a questa Amministrazione di intervenire e porre rimedio a quello che, già di fatto era a conoscenza di tutti, - prosegue la nota - tanto è vero che era stato individuato un gruppo di lavoro con l’obiettivo di risanare per gli anni 2005/2006/2007/2008 le evidenti anomalie di tutti i dati assistenziali e/o previdenziali nei versamenti all’istituto di previdenza, prevedendo per la finalità di questo obiettivo uno specifico finanziamento di € 9.000,00 interamente versati senza che il risultato sia stato conseguito”.

“Il Direttore Sanitario Aziendale e il Direttore Gestione Risorse Umane, su pressione delle OO.SS. davano ampie rassicurazioni per la soluzione del problema, - continua - in quanto avevano già individuato un secondo gruppo di lavoro con ampia e consolidata esperienza nel campo dei trattamenti contributivi dei dipendenti, prevedendo uno specifico finanziamento per la realizzazione dell’obiettivo. Di fatto nulla di tutto questo è stato mai realizzato, in data 30/11/2016 con nota Prot. 98481 il Direttore GRU invitava – sottolinea -  i dipendenti a verificare per il tramite del sito web dell’INPS la propria posizione assicurativa e a segnalare eventuali inesattezze, obbligando i lavoratori a rivolgersi a patronati o commercialisti per  effettuare i dovuti controlli, che hanno consentito di rilevare le incongruenze, svolgendo un compito di natura istituzionale proprio dell’ente di appartenenza, unico organo in grado di contestare o validare gli estratti in possesso dell’INPS”.

“Ritenuto che – commentano - nella nota inviata dal Direttore GRU, non veniva indicato il Responsabile del Procedimento o l’ufficio preposto a cui i lavoratori potevano segnalare le inesattezze, gli stessi si sono rivolti ai rispettivi sindacati, per porre in essere ogni utile azione a salvaguardia dei propri diritti pensionistici. Come O.S. nel prendere atto di quanto denunciato dai lavoratori, chiedono alla S.V. le motivazioni, - proseguono - stante l’urgenza e la necessità non più procrastinabile di sanare le giuste spettanze dei lavoratori, che hanno portato a non attivare il previsto gruppo di lavoro, e invece ha preferito con l’impiego di centinaia e centinaia di migliaia di euro. finanziare ed attivare gruppi di lavoro, progetti ed obiettivi, spesso sconosciuti alle OO.SS. e più volte denunciate come spreco di risorse economiche, umane e finanziarie, sia con atti formali che a mezzo stampa”.

“Visto che – continuano - le nuove procedure per usufruire del trattamento economico della pensione, prevedono che i lavoratori aventi diritto devono effettuare richiesta on line direttamente all’INPS, assicurandosi che la loro posizione assicurativa sia perfettamente allineata con i contributi versati, in caso contrario il lavoratore nel denunciare le dovute anomalie all’Istituto di Previdenza, blocca di fatto l’erogazione dell’assegno di pensione, con grave danno patrimoniale e sociale, in attesa che l’istituto effettui i dovuti controlli presso l’Azienda in cui il lavoratore ha prestato la propria opera”.

“Visto che presso L’ASP di Catanzaro di cui Ella è il legale rappresentante, - sottolineano - come già evidenziato in premessa, esistono posizioni previdenziali e/o assistenziale, anomale, sia per il mancato versamento, sia per i parziali o anomali versamenti, come O.S. auspichiamo un Suo immediato, urgente ed autorevole intervento presso gli uffici preposti affinché le rilevate e gravissime anomalie sia sanate nei tempi previsti dall’Istituto di previdenza. Qualora tale richiesta non dovesse trovare riscontro da parte della S.V., visto che tale comportamento si configurerebbe gravemente lesivo per i diritti fondamentali dei lavoratori, nonché grave danno patrimoniale per l’Azienda, la scrivente, dovrà, - conclude - attivare tutte le procedure necessarie, a garanzia e in tutela dei propri associati per la risoluzione del problema, non tralasciando di notificare quanto dovuto alle autorità compenti”. 

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