Il tempo sospeso di Federico all'epoca del Coronavirus: storia di un bimbo autistico a Lamezia

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Lamezia Terme - "Facciamo di tutto a casa per garantire lo scorrere tranquillo della quotidianità, soprattutto per quanto riguarda la mancata frequentazione scolastica che grazie alla didattica a distanza prosegue. Ma, insieme a ciò, è innegabile che occorrerebbe anche qualche minuto da trascorrere all'aria aperta. Per loro è importante il movimento". A parlare così, la signora Gabriella, mamma di Federico, 12 anni, affetto da spettro autistico con marcata carenza che riguarda la sfera socio-relazionale. Come tanti altri casi in città, in questi giorni dove tutto attorno a noi è "sospeso", esistono in molte famiglia diverse problematiche anche se, come nel caso della storia di Federico, vissute nella piena consapevolezza che l'amore di una mamma verso il proprio figlio supera ogni difficoltà e in particolar modo in un momento come quello che stiamo attraversando a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

"Il ragazzo trascorre la giornata in maniera diversa rispetto a prima - racconta a il Lametino.it la madre - cerco di non farlo annoiare. Lui aveva dei tempi da rispettare. Andava a scuola alle 8,30 e usciva alle 12,30 per 18 ore settimanali. Un appuntamento ormai fisso che invece ora è venuto improvvisamente meno. Gli mancano i compagni di scuola, i rituali della mattina e del momento dell'uscita. A dire il vero molti suoi amici sono gentili perché lo sentono, si informano con video-chiamate, messaggi, parlano e così lui li sente vicini. Però naturalmente non è come prima".

Cosa fa durante il giorno?

"Le assicuro che non è facile gestire la situazione. Comunque, oltre all'attività didattica a distanza con la sua insegnante di sostegno che ringrazio vivamente, si diletta in alcuni giochi al computer dove pian piano sta cercando di capire le tante funzioni anche attraverso la visione di slide. Veda, per loro è importante il concetto di autonomia, e allora gli insegno come si fa una spremuta, preparare il caffè, curarsi da solo la propria persona. Insomma, tutte quelle piccole cose per le quali adesso si ha più tempo".

Ha compreso il momento attuale e il perché la scuola è chiusa?

"Loro hanno un concetto di pausa per festività che è legato alle vacanze di Natale o a quelle estive. Quindi adesso non sa bene perché non frequenta la scuola. Tuttavia, ho spiegato che non si può andare a scuola perché fuori c'è il pericolo di contrarre un virus. Gli ho scritto che si chiama Coronavirus. È importante che comprenda le motivazioni e bisogna sempre scrivergliele. Per i soggetti autistici la malattia è un termine astratto. Loro hanno delle ritualità che compiono; hanno uno schema della giornata come il contatto con i coetanei. Si tratta per loro di stereotipi che se vengono meno provocano disagio. Hanno bisogno di un progetto di vita di ciò che devono fare; di avere la possibilità di sentirsi liberi e indipendenti ma in un contesto per loro ben preciso".

Aver modificato questo stato gli provoca sofferenza?

"Sì. Rimanere sempre dentro è una sofferenza. Ribadisco che Federico come altri soggetti autistici, ha bisogno di muoversi, di avere contatto con il mondo esterno. Camminare, guardare. Per loro passeggiare è importante. Anche 15 minuti, mezz'ora al giorno diventa fondamentale; magari nelle vicinanze della nostra abitazione che è in una zona centrale di Lamezia, senza andare chissà dove e sempre accompagnato da un familiare. Ma direi che basta anche un giro in auto. E in ogni caso sempre con la certificazione senza venire meno agli obblighi in atto".

Lei fa parte dell'Angsa che è l'Associazione nazionale genitori soggetti autistici. So che avete fatto richiesta al sindaco per portare fuori i ragazzi.

"Esatto, io sono la segretaria dell'Associazione. Il nostro presidente ha fatto richiesta e il 24 marzo il sindaco ha dato esito positivo alle nostre istanze. È necessario per i soggetti come Federico poter scaricare la tensione. Stare molte tempo a casa significa anche chiusura mentale rispetto alla vita che conduceva prima".

Antonio Cannone

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