Lamezia, alunni del liceo Fiorentino al Chiostro per la "Giornata internazionale della persona con disabilità"

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Lamezia Terme – “Un grazie agli allievi del Fiorentino insegnanti per un giorno!” con queste parole la presidente della Fish Calabria, Nunzia Coppedè, ha concluso l’evento “Un giorno all’anno tutto l’anno” svoltosi presso il Chiostro San Domenico in occasione della “Giornata internazionale della persona con disabilità”. Nunzia si è rivolta agli allievi delle classi 1 A quadriennale, 4 A del liceo classico, 1A e 4A del liceo artistico, omaggiandoli “a sorpresa” di una pergamena al merito, perché hanno accolto il suo “invito ad esserci, a pensare insieme questa giornata, per dialogare su tematiche quali partecipazione, accessibilità, sport, autonomia… importanti per la crescita umana e sociale di ogni persona”.

L’evento che dal 1981 si celebra il 3 dicembre, conclude un progetto di sensibilizzazione, di reciproca conoscenza e condivisione di idee, avviato lo scorso novembre con la collaborazione della referente inclusione, professoressa Giovanna Sollazzo, presso la Biblioteca del Liceo Fiorentino, dove ciascun allievo ha potuto “cogliere per poi restituire con il linguaggio che gli è più congeniale, il senso della ‘naturalità della disabilità’: da qui l’idea, come locandina dell’evento, di un acquerello, di una nuova Dafne nel suo percorso metamorfico, ma anche la splendida fotografia in bianco e nero di Nunzia nell’atto di ‘guardare oltre’ e volare via con la mente verso spazi altri, sorretta dalle sue parole significative”. Dal primo incontro - testimonianza, all’esame dei principali articoli della Convenzione dei diritti delle persone con disabilità, al bisogno di riscontro nella pratica quotidiana: gli alunni hanno iniziato a guardare il mondo con occhi di chi affronta ogni giorno tante difficoltà nell’esplicazione delle ordinarie attività, come fare shopping, prendere un mezzo di trasporto, o più semplicemente parcheggiare. Ne è conseguito un power point che aiutasse a fare il punto su quanto ancora resta da fare sul territorio lametino, in termini di barriere architettoniche ma anche culturali, nonché l’idea del prototipo di una moneta con un errore di conio, perché non sempre ciò che sembra uno scarto si rivela tale: anzi, al contrario, è proprio quello l’unicum che finisce per acquisire maggior valore. Il prototipo, realizzato con la tecnica del bassorilievo, ha come simboli sul fronte l’omino stilizzato del logo della giornata, circondato da una ghirlanda d’alloro (pianta sacra ad Apollo, simbolo di saggezza con cui si incoronavano i vincitori, i combattenti…); sul retro le mani avvicinano due pezzi che si incastrano nel grande puzzle della vita, in cui ciascuno occorre che trovi il proprio posto ed aiuti il compagno a fare altrettanto, in un’ottica di effettiva partecipazione. I lavori sono stati pensati e presentati in occasione dell’evento per la “giornata delle persone con disabilità”, alla presenza di autorità religiose e civili. Di “forza della parola” ha parlato il sindaco Paolo Mascaro, rinnovando il suo “impegno nel rendere, anche sotto il profilo urbanistico, sempre più naturale l’esercizio di ogni atto quotidiano della vita”. Il dirigente Scolastico, Nicolantonio Cutuli, ha ricordato “l’alto valore inclusivo della scuola italiana che dovrebbe costituire un modello anche per i paesi d’oltralpe”, mentre l’assessore al lavoro e welfare, Angela Robbe, pur  “valorizzando questa giornata per uno sviluppo inclusivo e sostenibile”, in linea con quanto afferma anche l’Agenda 2030, auspica, altresì, che “grazie al reciproco impegno, possa venire un giorno in cui se ne possa prescindere, essendosi raggiunto un piano di effettiva uguaglianza per tutti e senza discriminazione di sorta, proprio come per l’albero che prende diverse forme”.

Intervenuto come moderatore don Giacomo Panizza che, ormai lametino d’adozione, conosce “la sensibilità della città, ma anche la necessità e l’urgenza di porre in essere comportamenti coraggiosi e talora anche controcorrente, che spingano alla partecipazione di tutti”. A seguire la testimonianza di Antonio Saffioti che, pur nelle difficoltà, non rinuncia “a fare politica, nel convincimento che tutto sia politico o divenga tale, e con un messaggio forte, carico di reminiscenze aristoteliche e poetiche, insiste sulla questione libertà-partecipazione” e conclude rivolgendosi direttamente a giovani con le parole del Calamandrei, affinché ricordino che “la libertà è come l’aria e (…) ogni giorno bisogna vigilare, dando il proprio contributo alla vita politica”. Hanno reso testimonianza anche gli atleti dell’A.S.D. Lucky Friends, Cristian Macrì e Miriam Molinaro.

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