Lamezia, Costanzo (Multiservizi): le precisazioni sul ritorno della riscossione Tari al Comune

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Lamezia Terme – Pubblichiamo la nota del presidente della Lamezia Multiservizi Giuseppe Costanzo a seguito della delibera comunale pubblicata nei giorni scorsi sull’albo pretorio online  che indicava la rinuncia da parte della società municipalizzata all’incarico di riscossione della Tari. Il presidente Costanzo ne spiega così le motivazioni. “Nell’anno 2015 uno degli ultimi atti della passata amministrazione fu proprio quello di affidare 
la gestione e la “riscossione” della Tari alla Multiservizi (delibera di Giunta Comunale n. 58 del 26/2/2015) a decorrere dall’annualità 2014. L’affidamento alla Multiservizi della Tari, quindi, fu fatto con 1 anno di ritardo: la legge sulla Tari, infatti, prevede la decorrenza dal 2014 ma l’affidamento è deliberato solo nel febbraio 2015 e i relativi dati occorrenti per il servizio furono trasmessi con ulteriore ritardo. Insomma la Multiservizi parte già in salita, con 1 anno e mezzo di ritardo.

Per la gestione del sevizio Tari la Multiservizi non ha assunto nessun dipendente: tutto il peso del servizio ha gravato sulla struttura amministrativa dell’idrico in termini di risorse umane e sugli spazi angusti della sede di via della Vittoria, certamente non consona per tale attività sia per chi ci lavora che per chi deve essere ricevuto. La convenzione stabiliva che la “riscossione”, cioè l’incasso della tassa, avvenisse su un conto della Multiservizi: solo così quest’ultima avrebbe potuto incrociare i dati tra le lettere inviate e gli incassi avvenuti e, quindi, gestire le morosità e gli omessi versamenti. Ma il Comune, senza neppure preoccuparsi di sentire e concordare una nuova convenzione con la Multiservizi, subito dopo l’avvento dell’amministrazione Mascaro, ritenne illegittimo l’affidamento della riscossione e ne avocò a sé, immediatamente, la gestione, Fu così tolto alla Multiservizi lo strumento principale per il controllo dei mancati pagamenti. Dopo svariati incontri e innumerevoli mail, e dopo ulteriori mesi, ci venne concesso (sig!) che un nostro operatore potesse andare periodicamente presso l’Ente a prelevare il file contenente gli incassi: nell’era della comunicazione in tempo reale, della telematica, il nostro operatore doveva recarsi fisicamente presso il comune per prelevare i dati col rischio di lavorare per il controllo elementi già superati! E ancora, a tutt’oggi, il Comune non ha mai trasmesso, né comunicato diversamente, i dati degli incassi Tari avvenuti con conto corrente postale. 


Nell’anno 2015 la Multiservizi gestì l’invio degli avvisi Tari sia del 2014 che del 2015, cosicché nel giro di poco più di sei mesi, si dovette fare un sforzo per recuperare l’arretrato che l’Ente comunale aveva accumulato; 
Ancora nei primi mesi del 2016, si inviò anche il terzo avviso Tari, quello del 2016! Quindi in circa 10 mesi la Multiservizi lavorò e spedì tre annualità! I dati che sono stati presi per l’invio delle lettere furono forniti dal Comune. La banca dati fornita dall’Ente comunale conteneva migliaia di errori: persone decedute da diversi anni, indirizzi inesatti o insufficienti o non più coincidenti con lo stradario nuovo della città. Nel mentre si spedivano gli avvisi dell’anno 2015 (secondo invio) ancora ritornavano indietro quelli errati del 2014, spediti poco tempo prima. Non solo. Poiché ogni anno ò far riferimento alla situazione all’1 gennaio, fornita dall’Ente comunale che gestisce l’anagrafe, per ogni annualità i dati corretti dalla Multiservizi erano nuovamente “sporcati” dai dati di partenza forniti dall’Ente. 


Non ci è mai stato concesso l’accesso alla banca dati del catasto, unica fonte certa per la verifica delle superfici da tassare: come noto, infatti, il parametro principale per la quantificazione della tassa è la dimensione in termini di mq degli immobili. La convenzione prevedeva, poi, che per la gestione della riscossione coattiva alla Multiservizi venisse riconosciuto un corrispettivo pari all’1% delle somme incassate: il solo aggio per la riscossione coattiva, che comunque deve essere affidata materialmente ad un’agente della riscossione (diverso dalla Multiservizi e da affidare tramite bando di gara), è pari a circa il 10/12%! Insomma il coattivo, per convenzione, sarebbe costato alla Multiservizi tra il 9 e l’11% dell’incassato contro l’1% riconosciuto dall’Ente! Davvero un ottimo affare per la Multiservizi! 
Infine, ma non per importanza, ad oggi, 9 luglio 2017, La Multiservizi non ha incassato per il servizio Tari nemmeno 1 euro come corrispettivo, pur avendo gestito con enormi difficoltà il servizio per tre annualità! Pare che il dirigente non abbia ancora liquidato le fatture pure regolarmente emesse dalla Multiservizi ed accettate dal Comune

Ecco i motivi per cui “ad oltre due anni dalla firma della Convenzione, non risulta che la Lamezia Multiservizi abbia iniziato una coerente attività di accertamento coattivo per il contrasto all'elusione e/o evasione tributaria»!
 Spero che il settore preposto dal Comune, ora che riprenderà in mano la gestione Tari, sappia fare meglio della Multiservizi sebbene, ricordo a me stesso, che in precedenza lo stesso Ente ha fatto prescrivere annualità di tributi comunali senza battere ciglio". 

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