Lamezia, i ragazzi del quartiere Bella realizzano l'infiorata per il Corpus Domini

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Lamezia Terme - La Chiesa universale celebra questa domenica la solennità del Corpus Domini, ovvero la presenza di Gesù Cristo nell’Eucaristia. Da sempre i fedeli, durante le processioni eucaristiche, hanno gettato petali di fiori sulle strade in segno di omaggio all’Eucaristia: da qui nacquero le infiorate del Corpus Domini dove si realizzano dei veri tappeti di fiori sui quali passa il Santissimo Sacramento. Anche quest’anno i ragazzi della Parrocchia Natività Beata Vergine Maria nel quartiere Bella hanno realizzato l’infiorata per il Corpus Domini. Quest’anno il tema dell’infiorata è stato “L’Eucaristia (segno della vicinanza di Dio agli uomini) e memoria”.

Il primo storico evento - spiegano in una nota - che si è voluto ricordare, nel decimo anniversario, è la celebrazione Eucaristica presieduta da Benedetto XVI a Lamezia Terme (9 ottobre 2011). Per questo nella parte alta dell’infiorata sono stati ripresi gli elementi che erano presenti nel logo della Visita Apostolica: la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo simbolo della Chiesa diocesana tutta; la Croce luminosa di Cristo Risorto accanto alla quale è presente un uomo, di colore rosso (simbolo dell’amore vero), che è pieno di gioia poiché ha trovato il senso della sua vita in Cristo. Dalla Croce parte una rete da pescatore, simbolo dell’apostolo Pietro, nella quale sono presenti dei pesci, simbolo dell’umanità che si fa afferrare dall’amore di Cristo attraverso la Parola e i Sacramenti. La rete scende nella parte inferiore dell’infiorata e termina dinanzi ad un paralitico (cfr Atti degli Apostoli 3, 1-10), segno dell’uomo malato spiritualmente: egli vive nella tristezza, nello scoraggiamento perché ancora non si è ancora fatto afferrare da Cristo. Accanto al paralitico sono presenti, in mezzo a spighe di frumento e tralci d’uva, un calice e l’Ostia consacrata; fra questi due elementi è presente il ricordo di un altro anniversario: i 70 anni di sacerdozio di Benedetto XVI (ordinato nella Cattedrale di Freising il 29 giugno 1951).

Una ricorrenza così singolare ricorda "a tutti noi che il Signore ci ama di un amore fedele, proprio come ha affermato Benedetto XVI nel 2011: In questi sessant'anni quasi tutto è cambiato, ma è rimasta la fedeltà del Signore. Lui è lo stesso ieri, oggi e sempre: e questa è la nostra certezza, che ci dà la strada al futuro. Il momento della memoria, il momento della gratitudine è anche il momento della speranza: In te Domine speravi, non confundar in Aeternum (Discorso al collegio cardinalizio, 1 luglio 2011). Questi due eventi ci aiutano così a ricordare quanto sia grande l’amore di Cristo nei confronti di ognuno di noi, ma anche a riscoprire sempre più il valore e la bellezza dell’Eucaristia". 

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