Lamezia: Il 21 settembre laboratorio idee Meridies con poetessa Lauria al S. Domenico

 

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Lamezia Terme - Il 21 settembre all’interno del Complesso Monumentale S. Domenico di Lamezia Terme, andrà in atto “Meridies” laboratori di idee. A curare l’evento è il lametino Silvio Gatto, la cui idea è quella di mettere insieme diverse energie e materiali dal punto di vista artistico. Un viaggio accompagnato in primis dalla venuta a Lamezia della poetessa Anna Lauria, di Corigliano, che dalle 18:00 presenterà la sua installazione visiva, già presentata con successo in altre zone della Regione. “Amo la poesia, la fotografia, l'arte contemporanea. Scrivere, percepire, dubitare, sognare, r.esistere” si esprime così Anna Lauria, una portatrice sana di po.etica.

Fra gli ospiti il poeta Pasqualino Bongiovanni, Antonio Bruno Umberto Colosimo, (direttore Pramantha arte), il chitarrista Saverio Schettini. Sempre nelle stanze del Chiostro di S. Domenico ci saranno altri giovani, tra cui: il poeta Michele Ciliberto e i blogger di Manifest (un blog collettivo di amici scrittori nato a Lamezia). Mostre fotografiche e reading sulla scia di interpretazioni e tradizioni radicate nella coscienza del calabrese. Il reading, sarà curato dai blogger di Manifest, e vedrà la partecipazione dell’attore teatrale Achille Iera e Antonio Belsito, di Valeria D’agostino, Vincenzo Costabile, Soukaina Maktoum e Valentina Serianni. Sarà un momento improntato sulle tracce di un reportage consolidatosi nella “Calabria Ionica”, e poi un tuffo verso poeti dimenticati, verso il “canto dei nuovi migranti” del Costabile. Al violino ci sarà Linda Adamo, e all’arpa Paola Testa.

“È così che sentiamo parlare d’arte, di chiese, dei borghi di Stilo, Stignano, Seminara, Cosenza, Altomonte, ma soprattutto – sta qui il bello – sentiamo raccontare di incontri con persone comuni, disponibili, di brasilene che agli occhi e al gusto di chi ha scritto appaiono come delle bibite nuove e rivoluzionarie. Capiamo il punto di vista critico che si dovrebbe avere di volta in volta, ovunque nel mondo, che è un punto di vista duro, realista, pratico, ma pronto per essere invaso dalla vera bellezza, quella che merita. È un punto di vista che non sottende il luogo comune, la critica vuota e sconclusionata” dicono i ragazzi di Manifest.  

 

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