Lamezia: morte del professore Tonino Iacopetta, la lettera dell’amico Luigi Saladino

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Lamezia Terme - Pubblichiamo di seguito la lettera di Luigi Saladino, caro amico del professor Tonino Iacopetta, scomparso la notte del 31 dicembre. 

"Caro amico di una vita ti ho voluto un gran bene e quando Luigi Pelle, Aristide Caruso, Mario Vigliarolo e Pino Maugeri, mi hanno comunicato e poi ripetuto per conferma la ferale notizia, ho sentito un grande brivido di freddo per la schiena.

Incredibile per me quanto avevo ascoltato, avevo sentito la tua voce al cellulare pochi giorni addietro e mi avevi detto che stavi meglio e per questo motivo mi ero rasserenato ed avevo comunicato con soddisfazione il tuo stato di salute a quanti mi stavano vicino. Sono coperto da un manto di tristezza e come me, di certo, tutti gli amici e gli estimatori che ti conoscevano. Non è più un grande Lametino, la persona che meglio ha contribuito a dar lustro alla Città con i suoi scritti sempre significativi e fortemente motivati dallo sviluppo e dalle tappe della sua profonda e maturata cultura.

Tonino Jacopetta, come studioso, non ha mai avuto tregua, è stato un grande conoscitore delle Letterature italiana ed europea e si è distinto anche per aver approfondito la figura del sambiasino Franco Costabile, senza tralasciare i suoi lavori sul Futurismo e sul nicastrese Marasco. Ma ha scritto un libro di Memorie sulla sua cara e amata madre, ricco di notazioni personali, capaci di far intendere la sua umana sensibilità.

Tonino Jacopetta era anche un fine intenditore di politica e uno stimatissimo giornalista e la sua penna graffiava alquanto, quando si rendeva conto che le cose non andavano come avrebbe voluto: dava suggerimenti e consigli ed era stato scelto dall’Amministrazione uscente come componente per la celebrazione del 50° anniversario della nascita di Lamezia Terme. So che stava lavorando ad un suo intervento critico e costruttivo, come era solito fare.

A mio avviso Tonino era una delle intelligenze più lucide di Lamezia e se qualcuno – come è auspicabile- per esempio si prenderà la briga di raccogliere i suoi ultimi scritti sul “Lametino” si potrà rendere conto della qualità della sua scrittura e della sua lungimiranza. Nella sua attività, sempre volta a scoprire rapporti associativi vari di stile e contenuti, collocati nei differenti contesti storico-culturali va tenuta presente anche una lunga fase dedicata alla pittura, infatti ha rielaborato in maniera originale e significativa sia Rotella, sia il Futurismo di Marinetti, sia la pittura delle avanguardie americane degli Sessanta del Novecento.

Poco tempo addietro Tonino Jacopetta, che è stato anche emerito Docente di Letteratura italiana e poi Dirigente scolastico, ha pubblicato, di seguito, due volumi sul “Minimalismo”, presentati presso la Libreria Tavella della Città: conservo le foto di quelle sere e soprattutto ho ricordo vivo del suo modo colloquiale e semplice di intrattenersi con gli amici come con il grande pubblico del Teatro Umberto.

Assai caro per me Tonino, abbiamo trascorso una vita insieme ed era festa reciproca ogni volta che ci si vedeva; si ragionava di tutto ed era un vero piacere per me, ogni volta, apprendere qualcosa di nuovo dalle sue riflessioni. Conservo, appeso ad una parete del mio studio, un ritratto di sua mano che ritenne di dovermi donare, a sorpresa, nel 2007: si tratta di un pezzo di carta di nessun valore ma c’è una scritta ironicamente significativa e sfottente su di me: “Ritratto ideale”! Infatti mi disegnò con i capelli". 

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