Lamezia, riaperti gli scavi di Terina. Stanziato un milione di euro - VIDEO

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Lamezia Terme - E’ la creazione di un grande Parco Archeologico, che comprenda anche Abbazia Benedettina e Bastione di Malta, l’obiettivo finale cui tende il progetto che ha visto la riapertura degli scavi in località Iardini di Renda, a S. Eufemia Vetere, per riportare alla luce l’antica Terina, completando la campagna iniziata nel 1997, che proseguendo a varie riprese, ha consentito nel corso degli anni il disvelamento di un agglomerato urbano certamente riconducibile all’area residenziale della colonia Crotonese fondata tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C. .

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Il cantiere, riaperto già alla fine del 2015 ed entrato in attività l’11 gennaio 2016, in questi tre mesi ha portato alla pulitura e al livellamento, inizialmente operato con mezzi meccanici, di una nuova area, sulla quale si concentreranno le prime operazioni di scavo, condotte dalla cooperativa Archeologia di Firenze, sotto la direzione della Sovrintendenza ai Beni Culturali della Calabria, nella persona dell’archeologa Stefania Mancuso e del funzionario Fabrizio Sudano, direttore scientifico dello scavo.

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Direttore responsabile per la gestione dei lavori di valorizzazione del sito è l’architetto Laura Abramo, la quale ha annunciato la volontà di creare, in maniera concomitante, una serie di interventi che consentano la visitabilità del sito: è prevista una nuova recinzione metallica che sostituisca quella già esistente, la creazione di un parcheggio per 10/12 posti auto, due gazebo con scopo informativo e di accoglienza e per l’allocazione di un impianto di videosorveglianza, due bagni, l’illuminazione dell’intera area e naturalmente la creazione di percorsi viabili per consentire la visita e il collegamento con il sito prospiciente dell’Abbazia. Sono stati in tutto stanziati un milione di euro, di cui un 10% sarà destinato ai lavori di valorizzazione e il restante 90% ai lavori di scavo, che secondo le parole della Mancuso, “porteranno alla luce un sito dove sarà possibile lo studio dell’edilizia privata domestica della Magna Grecia”.

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Infatti, la zona interessata dall’edilizia pubblica, ovvero l’Acropoli della città di Terina, si troverebbe invece sulla collina prospiciente il sito, dove ha sede il nucleo abitativo di S. Eufemia Vetere: “i lametini non hanno ancora coscienza della ricchezza che hanno sotto ai piedi” conclude la docente Unical Giovanna De Sensi, presente alla conferenza stampa che ha visto anche la partecipazione attiva del sindaco Mascaro, coinvolto in un giro turistico-culturale attraverso le tappe di un percorso che si vorrebbe rendere fruibile al termine degli scavi, previsto, con qualche possibile dilazione, per la fine di Agosto. “Questa è una sfida che questo territorio deve saper cogliere – ha detto Mascaro –  anche con la collaborazione degli enti Regionali”.

Giulia De Sensi

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