Lamezia, Savatteri: “Dopo scioglimento Festival Trame sarà più difficile, lanciamo due progetti in un mare in tempesta”

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Lamezia Terme - “Mi fa quasi impressione ricordare come le piazze che ospitavano il festival Trame fossero così piene di gente, quegli eventi così partecipati e poi pensare ad un’amministrazione comunale sciolta per mafia. Mi fa impressione perché sembrerebbe uno scollamento tra la città e la sua rappresentanza politica, tra i desideri e i buoni propositi di tanti e quella che poi è stata la sua gestione”. Il direttore artistico di Trame Festival, Gaetano Savatteri, giunto in città per l’apertura ufficiale del nuovo Civico di via degli Oleandri, non può che ricordare come, soprattutto quest’anno, la responsabilità della Fondazione e dell’associazione Antiracket si fa ancora più importante.

Nei giorni in cui l’amministrazione viene sciolta per infiltrazione mafiosa, la terza in 26 anni, l’Ala e Trame varano infatti “due navi in un mare in tempesta”: la presentazione delle attività del nuovo Civico, spazio di proprietà del Comune recuperato e restituito alla città, e il nuovo mensile “Trame news”. 

“È importante discutere e confrontarsi proprio in momenti difficili come questi - afferma Savatteri ai tanti ragazzi, volontari del servizio civile e amici giunti per brindare insieme al prossimo Natale - momenti dove a Lamezia la democrazia sembra stata sospesa e dove l’atteggiamento di molti sembra quello della rassegnazione, ma le nostre attività servono ad aiutare a far crescere la speranza di chi la desidera, altrimenti non organizzeremo il festival o le iniziative annuali nelle scuole. Questa ottava edizione - ammette poi - sarà sicuramente più complicata delle altre, e non per motivi gestionali ma per un clima politico-sociale che non renderà il festival semplice, ed è per questo che chiediamo la massima collaborazione di tutti, un confronto su idee e nuove proposte”. 

Un momento, quello di oggi, voluto quindi non solo per lo scambio degli auguri natalizi ma per lanciare ufficialmente i due nuovi progetti ai quali si stava lavorando da tempo. Il numero di dicembre di “Trame news”, (primo numero di un periodico che si potrà trovare mensilmente in edicola), si apre con un editoriale del direttore artistico Gaetano Savatteri e il contributo dei tanti giovani che da sempre animano il festival. Ma non solo: vengono elencate le tante iniziative e gli appuntamenti che la fondazione organizza mese per mese. 

“Si ritorna alla carta in un momento dove si parla molto spesso più di digitale - spiega il direttore responsabile di “Trame News” Tommaso De Pace, affiancato da Armando Caputo e Maria Teresa Morano dell’Antiracket - sarà sì un mensile cartaceo, ma anche digitale per chi vorrà approfondire temi inerenti la città e non solo, guardando sempre in positivo. La volontà di tutti è quella di ricostruire questa città. Il lavoro con il festival Trame continuerà, così come continuerà quello dell’Antiracket, senza dimenticarci che questa purtroppo resta una terra di mafia”. 

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Un incontro, quello organizzato oggi dalla Fondazione Trame, che per la prima volta accoglie i suoi ospiti nel Civico di via degli Oleandri. Ex centro per anziani mai entrato in funzione affidato in seguito all’Ala, che insieme ai volontari ha avviato un percorso di valorizzazione per una struttura abbandonata e vandalizzata nel tempo. Lo scopo è quello di dar vita ad un “presidio di legalità”, ad una condivisione di spazi per il bene collettivo affinché tante idee e progetti trovino una casa. Gli spazi attualmente sono stati tutti ristrutturati e fruibili alla comunità, ma mancano ancora alcuni arredi, riscaldamenti e pc per quella che dovrebbe diventare una nuova biblioteca. 

Per questo motivo è partita una campagna di crowdfunding grazie al bando Banca Etica che ha permesso di raggiungere sinora la cifra di 14mila euro e che entro il 24 dicembre dovrà arrivare ai 22mila euro per renderla ancora più vivibile e funzionale.

“Trame non sarà mai un partito politico - ha concluso Savatteri nel ringraziare tutti i presenti - ma è sicuro un fatto politico. Oggi Lamezia è sui giornali a causa dello scioglimento ma so anche che quando c’è il festival viene fuori una Lamezia diversa. Non voglio fare demagogia e non so se si tratti di una maggioranza o di una minoranza di persone, ma si tratta di persone interessate, che vogliono discutere e confrontarsi su questi temi e che hanno la speranza di poter cambiare le cose”. 

Alessandra Renda

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