Legambiente, Goletta verde: "Assalto cosche è pericolo concreto"

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Brancaleone - Goletta Verde, la campagna di Legambiente, dopo quattro anni, è tornata a Brancaleone, per ribadire, è scritto in una nota, "che l'assalto della 'ndrangheta sul turismo calabrese non è una invenzione degli ambientalisti, ma un pericolo concreto contro il quale occorre mantenere alta l'attenzione". "Il blitz di oggi - hanno sostenuto gli ambientalisti - segue quello dell'estate 2010, quando l'imbarcazione ambientalista arrivò a Brancaleone per accendere i riflettori sul villaggio 'Gioiello del mare' costruito su un'area dallo straordinario valore ambientale, scelta come luogo di nidificazione dalle tartarughe marine. Un blitz che costò agli ambientalisti una querela per diffamazione da parte dei titolari della società, poi archiviata dal Tribunale di Roma. Invece, secondo la Dda reggina, in un'indagine coordinata da Nicola Gratteri, quel complesso l'avrebbero tirato su alcune imprese vicine alle cosche Aquino e Morabito".

"E' da lungo tempo - ha sostenuto Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette di Legambiente - che vigiliamo sul grande affare dei villaggi turistici dietro i quali non è difficile scorgere le manovre della 'ndrangheta. La magistratura e le forze dell'ordine stanno svolgendo un lavoro encomiabile, ma la Calabria è ugualmente sconfitta: territori splendidi, coste incantevoli, luoghi suggestivi sono stati macchiati dal cemento selvaggio, nonostante le nostre puntuali e costanti denunce, a causa delle compiacenze di burocrati e amministratori che consentono sistematicamente l'aggiramento delle norme edilizie. Occorre continuare a vigilare contro questa sorta di 'illegalità autorizzata', ma soprattutto la società calabrese deve imparare a intervenire tempestivamente per difendere le nostre ricchezze ambientali, per contrapporre al turismo della 'ndrangheta il modello virtuoso del turismo sostenibile". "E' stata l'operazione Metropolis del marzo 2013 - è scritto nel comunicato - a dimostrare che Legambiente aveva ragione, attestando il coinvolgimento della criminalità organizzata nella realizzazione del complesso turistico e sequestrando 17 villaggi tra lo Ionio reggino e quello catanzarese, tra cui anche quello di Brancaleone. A gennaio di quest'anno è arrivato il nuovo sequestro delle decine di villette, per un valore di 200 milioni di euro, eseguito dalla Guardia di finanza, in esecuzione di un decreto preventivo emesso dal gip su richiesta della Dda".

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