Lettera di un cittadino di San Pietro lametino al Sindaco: “Siamo abbandonati”

san-pietro-lametino_ok.jpg

Lamezia Terme - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di denuncia di un residente di San Pietro Lametino, Attilio Gennaro Russo, indirizzata al sindaco Paolo Mascaro, nella quale lamenta la situazione di abbandono in cui sono costretti a vivere i cittadini di questa frazione di Lamezia Terme.

“Scrivo questa lettera aperta, nella speranza che il signor Sindaco, o chi per lui, la possa leggere e darmi una risposta esauriente in cui mi spiega alcune "cosette" che non comprendo. Vivo a San Pietro Lametino, una volta "frazione di Lamezia Terme" e da qualche anno "quartiere di Lamezia Terme". Un paesino che era considerato il "fiore all'occhiello" della nostra piana e che oggi vive nel degrado più assoluto, grazie alla giunta che lo ha preceduto, e che lei non è capace (o non vuole o non gli interessa) minimamente di trovare una soluzione definitiva.

Alcuni anni fa il suo predecessore inviò da noi alcune famiglie Rom (5 o 6, non ricordo) con la scusa di integrarle nel tessuto sociale del paese (effettivi 600 o poco più abitanti che con le aziende agricole del circondario arriva a circa 950) e abitato, per la maggior parte, da molti disoccupati (giovani e meno giovani) e da persone anziane. Già a suo tempo alcuni cittadini si opposero civilmente alla loro assegnazione in quanto non si riusciva a comprendere come poterli integrare e altri, addirittura, tentarono di impedire la loro entrata nelle abitazioni assegnate, ma tutto questo lei lo sa benissimo in quanto, come avvocato, si è trovato spesso a dover affrontare i problemi del nostro paesino.

Ma veniamo a noi: con Lei alcuni rappresentanti del paese (sottoscritto compreso) si sono incontrati ben due volte ricevendo promesse e impegni su impegni, lo stesso è avvenuto con il suo vice e con altri rappresentanti del comune, ma a tutt'oggi siamo ancora qui che attendiamo (non so fino a quando!) pazientemente una soluzione da parte sua e (magari e se può tornarle utile) anche con un nostro aiuto possibile.

Ma fino ad oggi niente di niente, tante parole, tante promesse, ma anche lei, come oramai fanno tutti i politici e a tutti i livelli (sia a destra che a sinistra), solo parole, parole, parole...

Eppure Lei venne qui a far campagna elettorale promettendo mari e monti, venne qui "rubando" la nostra fiducia e il nostro voto (mi vergogno a dirlo, ma anch'io a suo tempo glielo diedi in quanto uomo che si definiva di destra e avvocato che ben conosceva i problemi) e poi? Finita la campagna elettorale, vinte le elezioni e nominato sindaco ci ha "vergognosamente" abbandonato a noi stessi. Il limite massimo per la mia/nostra pazienza è accaduto l’8 Dicembre: 8 Dicembre solennità della Immacolata Concezione della Vergine Maria. Nel pomeriggio, come avviene oramai da 2 anni, si è svolta la processione per le vie del paese; una processione avvenuta tra la sporcizia e il degrado delle vie principali e non del paese, con i lampioni delle luci pubbliche, nella maggioranza, spente o fulminate o rotte e quindi ci siamo trovati a fare la processione quasi nel buio più totale, dovendo fare gli "indovini" per evitare tutte le buche che esistono e quindi evitare, agli anziani e non che coraggiosamente hanno seguito la processione, di cadere per colpa del dissesto stradale. L'unica cosa utile e funzionante è stata la pattuglia della polizia locale che ha preceduto la processione rallentando il traffico e quindi permettendoci di poter fare serenamente (almeno dal punto di vista della sicurezza stradale) la medesima e che alla fine è stata ringraziata di vero cuore e, oserei dire e senza vergogna, quasi con le lacrime agli occhi dal parroco. Ora le chiedo di farci comprendere che razza di cittadini siamo: di serie b? Non credo! Di serie c? Neanche! Forse siamo sì e no cittadini di 3a categoria amatoriale? Neanche, troppo onore per noi, almeno secondo coloro che ci governano a livello locale!

Signor Sindaco, siamo stanchi delle “belle promesse mai mantenute”, siamo stanchi dell’agire di voi politici di mezza tacca e senza un minimo di onore, siamo stanchi delle prepotenze e di dover sopportare tutti gli abusi da parte di alcuni personaggi che lei e le forze dell’Ordine conoscete benissimo e non vorremmo dover ricorrere ad azioni non degne di un paese civile come “era” San Pietro Lametino. Sperando di riuscire a ricevere da Lei, o chi per Lei, una risposta esauriente, che sia vera e non politichese per una soluzione delle nostre problematiche sociali e civili, le auguro di poter provare gli stessi disagi e paure che circolano tra la maggioranza dei cittadini di San Pietro Lametino!”.

Lettera firmata

© RIPRODUZIONE RISERVATA