Achille...nuovo duca bianco

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Il cantante italiano Achille Lauro è stato sulle prime pagine dei giornali dopo un paio di ore dalla sua esibizione perchè sul palco di Sanremo 2020, ha lasciato scivolare dalle spalle il mantello impreziosito da strass, rimanendo con una tutina aderente. I fan della musica degli anni 80 hanno pensato subito al duca bianco anche per il make up. Lui dice di essersi ispirato alla celebre scena attribuita a Giotto in una delle Storie di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi, quando si spoglia dei propri beni. "La musica per me è la cosa più importante e da qui nasce la mia concezione dell'arte, dello scrivere, del dipingere e dell'utilizzare il mio stesso corpo come una vera e propria opera". Di tutt altro contenuto semantico era l’artista inglese dalla personalità prorompente e camaleontica, innovativa e rivoluzionaria sin dagli esordi nel 1962, che in mezzo secolo è stato il ribelle che non si è mai fermato e non ha mai annoiato, cambiando pelle e alter ego, da Major Tom a Ziggy Stardust, al Duca Bianco, a Halloween Jack al detective Nathan Adler. “Essere artista era per lui contribuire in qualche modo alla cultura in cui viveva. E’ stata la prima rockstar mainstream a portare un’immagine extraterrestre, acconciature sperimentali e makeup sgargianti, costumi scenografici e spettacolari che hanno rivoluzionato la moda negli anni ‘70, diventando un punto di riferimento per le tendenze e per i look maschili e femminili con uno spirito d’avanguardia. Era una rockstar in tacchi e zeppe, tute attillate, abiti in cui riuniva alcune sue ossessioni, il teatro kabuki giapponese e la fantascienza, “Ha sempre avuto un bisogno ripugnante di essere qualcosa più che umano. Si sentiva molto debole come umano. E voleva essere superumano’”. E’ stato preso a modello da molte star della musica influenzate dai suoi coup de theatre da Marilyn Manson a Lady Gaga, agli stilisti che hanno preso spunto da Jean Paul Gaultier a Riccardo Tisci, da Miuccia Prada a Dries Van Noten. E magari chissà se anche il cantante della kermesse sanremese non sia una sua proiezione. Anche perché se ne frega.

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