"Il lusso non giace nella ricchezza e nel fasto"

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri_d23ae_3802d.jpgLo sono sempre di più alcune donne. Nel modo di porsi alle altre donne.  Di questi tempi è l’aggettivo più usato. Volgarità. Si sente spesso, o su un modo di vestire o per una casa smaccatamente ricca e di gusto discutibile. Non solo.

Anche per una persona, per un luogo per il modo di comportarsi, di muoversi o per il timbro della voce. Ma bisogna chiedersi, cosa rende volgari?  A molti piace esserlo? Può rendere volgari un trucco o dei gioielli. Ma dipende da chi e da come e non da cosa. Si diventa o si nasce? Tutte e due. Poi aggiungi che c'è l’innata propensione. Siamo sinceri a qualcuno piace la volgarità. Poi si può aggiungere che incide l'ambiente in cui si vive e i simboli di bellezza che si seguono. Magari questo risulta devastante per distruggere l’immagine di chi già è portato verso la volgarità.  Negli ultimi decenni essere volgari è di moda. È un modo di essere, molto seguito e inseguito perché rende. Denaro e visibilità. Si pensi alle icone dello sport e dello spettacolo. C erano prima Giacinto Facchetti e Brigitte Bardot.  Ora? Amava il lusso Coco Chanel ma sottolineava che" il lusso non giace nella ricchezza e nel fasto ma nell' assenza di volgarità". La ricchezza è molto spesso volgare e non sempre è legata al ceto sociale o ai mezzi finanziari di una persona. La volgarità colpisce ovunque. Quando colpisce in alto non si può perdonare. Nel senso che l’apparenza è perbene ma si cade sulla conversazione o sull’atteggiamento o sul modo di proporsi.  Questo è quanto di più volgare ci possa essere in circolazione. C’è solo un significato negativo. Quando insulta il modo di proporsi perché è imposto dalla società. È un’accezione positiva, quando rompe i codici per far avanzare la ricerca con la provocazione. (Citazione C.C.)

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