La metafora della neve. Quando giudichiamo la paura altrui dall'alto del nostro "coraggio"
Mi sono svegliato tardi stamattina. Me ne sto nel mio rifugio, nell'abbraccio delle querce, colpito e affondato dal raffreddore. Con le basse vie aeree - come dicono i medici - piene di spilli pungenti. E con il naso che mi ricorda la teoria (in
Luoghi da riabi(li)tare: Lamezia e la sua montagna perduta
C’è una cittadina di pianura, a dieci minuti d’auto dal mare, che è l’emblema di quanto sta accadendo in quasi tutto il Sud. Gran parte dei suoi abitanti, ad agosto “migra” verso la costa, come fossero abitanti di Milano o Torino, lontani dal
Le fate del Reventino e la verità delle cose
Le montagne senza picchi inaccessibili, senza ghiacci eterni, senza altezze siderali, senza abissi … sono pur sempre montagne o no? Certo, l’uomo non può compiervi le sue imprese spavalde, non può inanellarvi record atletici, non può farne
Tutta la tenerezza in una montagna
Seduto nell'erba, sull'anticima di Montenero guardo la teoria di rilievi che si prolunga a nord, ad ovest e ad est, senza fine. Una poiana ad ali spiegate fende il vento, con un sibilo, pochi metri sopra la mia testa. Ripetutamente, come cercasse un
Sila, cuore di madre
La mandria attraversa la strada. Transuma dalle bassure dello Ionio verso la Sila. L’attendono i pingui pascoli di Timpone Carcara e di Valle dell’Inferno. E’ in ritardo. Quest’anno ha piovuto tanto! E i prati delle colline sono durati più a lungo
Pinticudi, la montagna dalle cinque code
Un sibilo nel silenzio. L’aquila, dalle ali raccolte su se stesse, è una freccia lanciata nel cielo di cobalto. Ci acquattiamo nella macchia di lecci. Da un lato, la dirupata pietraia che abbiamo risalito, dal versante del Torrente Zighìa
Pensare come una montagna
Solo, nel bosco di cerri, verso Monte Faggio. Una meta consueta, fra le mie montagne. Ma cosa so io, realmente, di queste montagne? Certo, ho percorso tanti sentieri, valli, crinali. Certo, ne ho scritto molto. Certo, ho studiato, letto
Caterina, i Dendronauti, l’oracolo del Pollino
Non li aveva mai visti, Caterina, quei guerrieri catafratti che svettano sulle alte cime del Pollino. Laddove nessun’altro albero osa contendere loro il terreno. Non aveva mai guardato le radici serpiformi, i tronchi possenti, le cortecce a mosaico
Nel bosco della dea scarlatta
Gli aceri dalla rosea corteccia sussurrano un antico poema. Compongono un canto. Gli ontani fremono, con la fronte rivolta al cielo di cobalto. Meditano. I cerri espongono la loro corteccia argentea e rugosa. Emanano coraggio. Lontano, un cuculo
Cascate Del Nessì. Ritorno Ad Itaca
“L’uomo ricco d’astuzie raccontami, o Musa, che a lungo errò, dopo ch’ebbe distrutto la rocca sacra di Troia”. Incipit dell’Odissea. Così, anche Ulisse è un errante. Costretto dal fato e da un dio ostile ad attardarsi lungamente nel suo ritorno. Ma