Reggio Calabria - Il Consiglio regionale della Calabria, al termine di un breve dibattito, ha preso atto delle dimissioni formalizzate dal presidente della giunta Roberto Occhiuto. A conclusione della seduta, il presidente dell'assemblea Filippo Mancuso, ha congedato i consiglieri e sciolto l'assise. Adesso si attende la decisione sulla data del voto che dovrà essere presa da Occhiuto, sentiti lo stesso Mancuso ed il presidente della Corte d'appello di Catanzaro.
Il consiglio ha all'ordine del giorno anche l'approvazione del bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica del Consiglio regionale della Calabria per l'esercizio 2024 e quello recante 'Bilancio di previsione 2025-2027 del Consiglio Regionale. Dopo l'approvazione, senza interventi, dei due provvedimenti amministrativi all'ordine dei lavori, ha aperto gli interventi Amalia Bruni (Pd). Ha definito la seduta "senza precedenti nella storia del regionalismo calabrese, non soltanto per le dimissioni un sé, che pure possono essere un gesto di dignità, persino di nobiltà istituzionale, ma per il modo con cui è stato scelto di annunciarle. Dimissioni che sono l'ammissione di un fallimento, di un limite". Di decisioni che hanno piegato le istituzioni, ha parlato Antonio Lo Schiavo, che ha accusato Occhiuto di aver forzato le istituzioni "perché legare i destini personali alle regole democratiche, alle regole istituzionali è sempre un errore".
"Avete seppellito la buona politica, e l'avete sostituita con una cultura della gestione e del potere, senza precedenti", ha denunciato Raffaele Mammoliti (Pd), mentre Davide Tavernise (M5S) si è proiettato alla campagna elettorale "già iniziata - ha detto accusando il Presidente Occhiuto di voler vincere facile - nella quale, ai suoi slogan risponderò con la realtà dei fatti". Dai banchi della maggioranza sono venuti una sfilza di interventi che hanno riconosciuto la validità e la qualità del lavoro fatto. Antonello Talerico (FI), ha definito le dimissioni del Presidente Occhiuto, "un passaggio politico rilevante, che merita rispetto, merita chiarezza e merita una lettura che non può e non deve essere superficiale". Da Pasqualina Straface (FI) ha definito "un dovere morale trasformare l'atto formale delle dimissioni in una condivisione pubblica su quello che questa presidenza e questa legislatura ha rappresentato per la Calabria". "Il consuntivo di questa legislatura dovrebbero farlo i calabresi - ha detto Pierluigi Caputo (Forza Azzurri) - e riconoscere che il Presidente Occhiuto ha risollevato le sorti della Calabria".
Il dibattito sulle dimissioni del Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, è proseguito con Domenico Giannetta (FI) dicendosi orgoglioso del lavoro fatto, ha riconosciuto, prima al Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso di aver avuto rispetto di tutte le componenti dell'Aula e ringraziato il Presidente Roberto Occhiuto per il lavoro instancabile, il coraggio e il suo esempio. Francesco De Nisi (Coraggio Italia) ha definito "un errore la chiusura anticipata della legislatura, anche se comprendo le ragioni immeritate, umanamente comprensibili, del Presidente Occhiuto. Forse una discussione con la maggioranza e in Consiglio regionale avrebbe aiutato a fare delle scelte più ragionate". Ernesto Alecci (Pd) pur dicendosi vicino al Presidente per i travagliati mesi vissuti, con l'incidente stradale prima e la vicenda giudiziaria dopo, "dal punto di vista umano - ha detto - Ma non capisco politicamente queste dimissioni che hanno solo un sapore di cinismo, e di prepotenza politica". Giuseppe Mattiani (Lega) ha sottolineato il valore della legislatura "nella quale si è dimostrato, attraverso l'impegno, attraverso l'amore, la dedizione, verso la Calabria, e tanti obiettivi che siamo riusciti a raggiungerli". Gli ha fatto eco, Michele Comito (FI) che ha definito l'azione del Governo Occhiuto "Un atto di fedeltà verso la Calabria con il fare". Ha chiuso il dibattito il capogruppo Pd, Domenico Bevacqua per il quale si dichiara "il de profundis di questa assise regionale, che in questi anni si è piegata - ha detto - a chi ha governato questa Regione in maniera autoritaria e non con autorevolezza".
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