L’artista lametino Antonio Pugliese espone a Firenze la sua opera per Dante “La porta dell’arte”

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Lamezia Terme  - Nella città di Firenze, che negli anni 80 lo ha visto come studente universitario l’artista lametino Antonio Pugliese espone una sua opera nella mostra omaggio a Dante Alighieri. Artista eclettico tra i più importanti e conosciuti della nostra regione Pugliese ha un curriculum di tutto rispetto. Nel 2003 è invitato alla quattordicesima Quadriennale d’Arte di Roma e nel 2011 alla cinquantaquattresima Biennale di Venezia. Ha curato importanti progetti di arte contemporanea per enti pubblici, tra cui “Acqua Potabile”, un museo en plein air per la città di Lamezia terme. Fondatore di diversi spazi espositivi tra i quali “Sukiya” dimora di raffinatezza. “Dante in figura” questo il titolo dell’evento espositivo inaugurato nel mese di maggio dalla galleria Immaginaria situata nel cuore della città di Firenze. La data di inaugurazione il 14 maggio fa riferimento al giorno in cui nel 1865 in occasione dei seicento anni dalla nascita di Dante si tenne a Firenze il famoso “Corteo delle Bandiere” da Piazza Santo Spirito a Piazza Santa Croce che vide l’installazione della famosa statua di Dante, uno dei simboli della città e della sua gloriosa storia, oltre che l’inizio della stagione di Firenze capitale d’Italia. La mostra voluta e organizzata dai fratelli Gregorio e Francesco Giannattasio per aderire ai festeggiamenti dei 700 anni dalla morte del sommo poeta Dante vede la partecipazione di artisti italiani e internazionali in un percorso espositivo che si compone di pitture, sculture, fotografie e installazioni. Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo edito da USHER Arte.

Il testo critico di presentazione è del filologo, studioso dantesco e direttore artistico del festival Dante 2021 di Ravenna, Domenico De Martino che scrive: “In effetti – e questa esposizione lo dimostra – Dante continua a parlarci, attraverso i secoli, nei suoi versi ma anche attraverso l’immaginario che questi hanno suscitato e suscitano: proiezioni che continuamente si riproducono rinnovandosi e rifrangendosi nel dettato poetico. Anche così Dante ci obbliga continuamente a rifare i conti con i temi dell’umano, con il nostro desiderio di misurarsi con la realtà dei fatti (terreni) e, insieme, con i valori incondizionati (celesti); ma anche (a volte ci viene di dire: soprattutto) con l’umile fragilità dei nostri strumenti espressivi, che tuttavia consentono all’uomo (a Dante e a noi, sette secoli fa e oggi) una vitale dialettica con l’assoluto. Allora questa esposizione con così tante voci avrà forse anche il merito non piccolo di sublimarsi, tra l’altro, in un invito a rileggere Dante con gusto, con aperture nuove e nuovi punti di vista”. 

“La porta dell’arte” questo il titolo dell’opera presentata dal maestro Antonio Pugliese per l’importante evento, l’artista raffigura una porta dorata (realizzata con foglia oro 23 kt) con un testo che di fatto ribalta le frasi che Dante scrive per la porta dell’inferno. Così le frasi : ( per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente, …. lasciate ogni speranza, voi ch’intrate) diventano: (per me si va ne la immensa bellezza, per me si va ne l’etterno stupore, per me si va tra le rinnovate menti, trovate una speranza, voi ch’intrate). Quindi l’artista, con questo gioco di ribaltamento pone l’arte e la conoscenza come riferimento, dove l’uomo può trovare una speranza. La mostra “Dante in figura è visitabile fino al mese  di giugno 2021, successivamente sarà ospitata nella città di Berlino.

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