Calabria: Governo nomina Scura commissario sanità

governo_nominaa.jpg

Roma -  Il Consiglio dei ministri ha nominato Massimo Scura quale commissario per la Sanità in Calabria. Confermato Andrea Urbani nel ruolo di sub commissario unico. Lo si apprende da parlamentari del Pd e del Nuovo Centrodestra. Scura è nato a Gallarate (Varese) 72 anni fa ed è attualmente in pensione. In passato è stato direttore generale dell'Asl 7 di Siena e dell'Asl 6 di Livorno. Il nuovo commissario sostituisce il generale della Guardia di finanza in pensione Luciano Pezzi, che aveva preso a sua volta il posto dell'ex Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti.

REAZIONI

Mangialavori (Cdl): “Nomina fatta in netto ritardo”  

“Dopo la nomina del Commissario alla sanità e del suo vice, che poteva 
essere fatta in due giorni e invece inspiegabilmente sono passati quattro mesi, 
dimostrando che la Calabria ha poca forza politica,  non esistono più 
alibi per nessuno. Il commissario ed il suo vice - sostiene il consigliere 
regionale  Giuseppe Mangialavori della Casa delle libertà -  sono attesi da una 
situazione difficile e sapranno assumersi senz’altro le loro responsabilità. 
Altrettanto deve fare l’insieme delle forze politiche di maggioranza e di 
opposizione. Tutti noi siamo stati eletti per risolvere i problemi dei 
calabresi, non per aggravarli.  Basta - aggiunge Mangialavori -  con le 
polemiche sterili e con i rinvii: i calabresi hanno diritto ad un sistema 
sanitario che deve, in tempi rapidi,  diventare dignitoso ed efficiente. Così 
come è indispensabile che le Commissioni permanenti del Consiglio siano 
insediate ed inizino a lavorare, ad incominciare dalla Commissione sanità”.

Bilardi: "Guadagnare tempo perso"

"La nomina del commissario straordinario per il piano di rientro è una notizia positiva che tutti aspettavamo. Ora è giunto il tempo di rimboccarsi le maniche e di lavorare per guadagnare il terreno perso". Lo afferma il senatore del Nuovo Centrodestra e coordinatore regionale vicario, Giovanni Bilardi. "A Scura le nostre congratulazioni - aggiunge - in attesa di poterlo incontrare e nella speranza che questo commissariamento duri poco, perché la Calabria deve tornare al regime ordinario. Scura sarà certamente super partes e collaborerà con la giunta regionale per sbloccare il turnover sanitario e programmare la fase di infrastrutturazione indispensabile. Siamo anche certi che l'esperienza di Urbani tornerà utile al neo commissario mentre auspichiamo che finisca il clima da torcida in un settore che abbisogna di operatività e condivisione. Il metodo del piano di rientro è fallito e superato perché ha dimostrato le sue lacune che sono ultra ragioneristiche e non improntato sul diritto alla salute del paziente e sui diritti dei medici e degli operatori professionali. Lo si è visto in tutte le Regioni commissariate". "Ora è necessario lavorare - conclude Bilardi - per risolvere gli ultimi passaggi e decretare in tempi certi il ritorno alla normalità".

Aiello: "Finisce periodo incertezza"

"La nomina dei due commissari per la sanità in Calabria è una notizia importante che chiude mesi di incertezza". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il senatore di Area Popolare (Ncd-Udc), Piero Aiello, componente della Commissione Sanità. Per Aiello "di questo risultato va dato merito al Coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra, Antonio Gentile, ed al ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, grazie al loro impegno, sono riusciti a risolvere una vicenda che ormai si trascinava da troppi mesi. Adesso tutti dovranno rimboccarsi le maniche per dare pieno sostegno a due professionisti le cui competenze sono indiscusse. Mi auguro, in particolare, che sarà possibile affrontare con decisione il tema del turn over e soprattutto la situazione della Fondazione Tommaso Campanella - Polo oncologico di Catanzaro, ingiustamente posta in liquidazione e del cui futuro sono in attesa 245 lavoratori e le rispettive famiglie". "Con la nomina dei Commissari - conclude Aiello - la sanità calabrese c'è quindi la grande opportunità di riprendere il suo cammino di sviluppo".

Tramonti (Cisl): "Vicenda andava gestita diversamente"

"Con la nomina del commissario per la sanità da parte del Governo si chiude una pagina difficile e complessa per la Calabria". "Si è per il momento conclusa una vicenda che, soprattutto per i delicati risvolti che comporta, doveva essere gestita in modo del tutto diverso dal Governo, sia nei tempi che nelle modalità. La disponibilità inizialmente manifestata dal Presidente Oliverio di assumere direttamente il ruolo di commissario - dice Tramonti - andava assecondata e verificata sulla base dei risultati, nell'ottica del superamento della fase straordinaria riportando il settore all'ordinarietà. Su queste basi la Cisl, coerentemente, fin dal primo momento ha giudicato positivamente l'impegno del Governatore. Adesso - aggiunge - e' fondamentale che la nuova struttura commissariale agisca in pieno raccordo con il Governo regionale per realizzare una sanita' in cui le strategie di puro contenimento lascino il passo ad una reale riorganizzazione attraverso strumenti concreti di programmazione sanitaria utilizzando criteri di efficienza, efficacia ed economicita'. Un percorso che metta al centro i bisogni di salute, oggi seriamente compromessi, dei cittadini calabresi". "Su pochi ma fondamentali elementi: la riorganizzazione delle tre reti, emergenza-urgenza, ospedaliera e territoriale, attraverso la loro integrazione in una logica di sistema; la valorizzazione delle eccellenze presenti sia nel sistema ospedaliero che in quello universitario, attivando un più stretto collegamento tra ricerca e offerta sanitaria; lo sblocco delle assunzioni; la riqualificazione del personale quale valore fondamentale e strategico dell'intero sistema; il riequilibrio tra pubblico e privato; l'accelerazione dell'iter di realizzazione dei nuovi ospedali in un'ottica di potenziamento delle prestazioni sanitarie rivolte alla cittadinanza, ponendo un freno al perdurante fenomeno dell'emigrazione sanitaria". Le prossime tappe, per la Cisl, "dovranno essere caratterizzate non piu' e non solo da calcoli di natura ragionieristica ma dal confronto e dalla concertazione con il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per realizzare un sistema sanitario regionale adeguato e qualificato".

© RIPRODUZIONE RISERVATA