Diga del Melito, metafora della Calabria

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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La questione annosa della diga del Melito è un po’ l’emblema di come vanno le cose in questa nostra bella e amata Calabria. Da questione primaria per lo sviluppo di un’importante zona della nostra regione, quale quella centrale in cui ricadono il capoluogo e Lamezia Terme (solo per dirne due) è – via via – diventata una querelle politico-sindacale, poi una querelle economica e infine è diventata una battaglia giudiziaria e quindi di giustizia. Nei giorni scorsi questa tesi e’ stata sostenuta da Grazioso Manno, presidente del Consorzio di Bonifica Jonio catanzarese, che ha incontrato i giornalisti a Catanzaro per fare il punto sulla vicenda della diga il cui progetto risale agli anni Ottanta.

Manno ha ragione, lui è finito anche sotto processo ed ha ingaggiato una polemica durissima con il segretario della Cgil di Catanzaro-Lamezia, Giuseppe Valentino, dopo averla ingaggiata con un colosso delle costruzioni in Italia come l’Astaldi - "Giustizia - ha detto Manno - perché non abbiamo consentito alla ditta Astaldi di fare modifiche su modifiche. Qui tutti i dipendenti, compresi quelli che hanno sporto denuncia, sono stati assunti allo stesso modo. Durante il periodo dei lavori abbiamo assunto ben 58 persone e quando i lavori ripartiranno, noi ripescheremo tra quei 58 lavoratori assunti per aprire il cantiere". 
Per il compimento dell'opera "che è solo al 10% di realizzazione – queste le cifre - sono stati già spesi 88 milioni di euro. Nel 1990, l'appalto era di 115 milioni di euro. Dopo la transazione con Astaldi, che ha rivalutato il progetto dopo aver rilevato Italstrade, iniziale ditta vincitrice della gara, si è arrivati a 212 milioni.

Tutti questi soldi – si chiede Manno - a noi chi ce li restituisce?».
Per quel che concerne l'aspetto giudiziario che lo riguarda  chiamerà a testimoniare tutti i protagonisti della vicenda per chiarire i fatti e dimostreremo anche in quella sede, come è già accaduto, le nostre ragioni. Inoltre, chiederò conto alla Procura della truffa che per me la Astaldi ha tentato ai danni del Consorzio".
 Il progetto "sarà realizzato esattamente - ha sottolineato Manno - così come è stato previsto in passato e già più volte approvato, naturalmente con delle revisioni sulle tecniche di realizzazione che dopo molti anni sono cambiate. C'è solo da capire se il Governo è disposto o meno a realizzare l'opera. Se la risposta è affermativa, a noi servono circa 150 milioni di euro per l'attuazione". 
La diga del Melito potrebbe, dunque, "rientrare nelle problematiche risolutive della cabina di Regia calabrese, di cui fa parte il ministro Maria Carmela Lanzetta, che nei prossimi giorni incontreremo".

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