Il fiore all'occhiello delle Valli Cupe

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgLa Riserva Valli Cupe è un fiore all’occhiello della Calabria che intendiamo valorizzare e proteggere da ogni intralcio ed e’ per questo motivo che ne abbiamo scritto piu’ volte. Noi infatti l’abbiamo condivisa e noi l’abbiamo sostenuta, con lealtà e trasparenza, affinché i suoi protagonisti possano adoperarsi, senza burocratismi e con la competenza in particolare al suo giovane direttore, Carmine Lupia, nel lavoro di valorizzazione da cui può nascere, come d’altronde sta avvenendo, ricchezza generale, sviluppo e nuova occupazione per quest’area della nostra straordinaria Sila.

La Riserva e’ stata approvata in questa legislatura e all’unanimità. Perché, va ricordato, nella precedente legislatura, quando governava il centrodestra, il progetto di legge, che pure era stato presentato, non aveva superato neppure il vaglio della Commissione competente. Il progetto di legge istitutivo della Riserva, approvato definitivamente nel 2016 è stato accompagnato, elaborato e messo tecnicamente a punto dal Dipartimento Ambiente della Giunta di concerto con il Settore Legislativo del Consiglio regionale. Per tutto il settore dei Parchi e delle Aree protette della Calabria sono a disposizione oltre 30 milioni di euro.In tal senso, notevole la sottoscrizione di una convenzione fra la Riserva e Legambiente, perché si dimostra che anche in Calabria, su un tema difficile come l’ambiente e con la condivisione della Regione, se agiamo insieme possiamo vincere le sfide dello sviluppo. Ottime in pieno, inoltre, le iniziative che la Riserva Valli Cupe e Legambiente, calabrese e nazionale, hanno in animo di portate avanti per focalizzare l’attenzione sul nostro meraviglioso patrimonio naturalistico. I Parchi e le Riserve hanno il compito di salvaguardare l’ambiente e questa loro azione, che la Regione intende accompagnare con il massimo di rigore e serietà, ha implicazioni positive. Implicazioni assai importanti, sia sul rispetto della legalità e contro ogni speculazione ai danni delle popolazioni, sia per innescare processi di sviluppo economico virtuosi e coerenti con le esigenze sempre più sofisticate di un turismo che, oltre all’accoglienza dignitosa, chiede proposte intelligenti, che mettano a disposizione di chi viene in Calabria i nostri giacimenti naturalistici ma anche la storia, la cultura e il meglio della civiltà contadina che spesso una distorta interpretazione dello sviluppo ha inteso sminuire o peggio cancellare.

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