Lidia Bastianich all'incontro che ha unito più livelli di approfondimento intorno alla Dieta Mediterranea

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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 “La cucina regionale - dice - è la realtà italiana, non puoi dire ‘la cucina italiana in totalità’. Ci sono venti regioni e ognuna ha le sue bontà, i suoi prodotti, il suo stile di cucinare, la cultura nel crescere le cose; la topografia cambia e dunque cambiano i gusti” afferma la chef vincitrice di un Emmy per i suoi programmi tv, blogger e seguitissima youtuber, che si sofferma sulla Calabria, regione che, dice, “è un mercato che ho scoperto di recente, ma nemmeno troppo, perché sono stata qui 17 anni fa a fare ricerche.”

“Ho sentito parlare di ‘nduja - ricorda -, della cipolla di Tropea, del bergamotto, tutte cose che non avevo assaggiato e usato prima. Sono andata in America quando avevo 12 anni, dunque sono tornata qui alla ricerca. Mi sono innamorata, perché questa regione è molto genuina. E’ genuina la sua gente, lo sono il territorio, le spiagge, i prodotti e il cibo.” “E’ questo un messaggio che va portato: la genuinità e il gusto, che possono aprire a un turismo reale e vero” sottolinea con convinzione l’autrice di best seller come ‘Lidia’s Italian-American Kitchen’ o “Lidia Italy” e ‘Lidia’s Family Table’ che prosegue parlando di un  rapporto consolidato per il tramite della Regione e del suo presidente, Oliverio.

“Mario Oliverio- indica-ha avuto la visione di come promuovere la Calabria e le sue bontà. Ci siamo incontrati come amici; poi ha capito che la mia passione è il cibo, il cibo italiano e la diversità della regionalità italiana. E’ ciò che io comunico all’America; sono venti anni che faccio show televisivi, sono 48 anni che gestisco ristoranti, sono partner di Eataly in America. Faccio quindi parte di questa rete di comunicazione del cibo italiano alla popolazione americana. Il presidente Oliverio ha visto questo, ma ancor di più il mio interesse e la mia passione per una regione che era ancora quieta, che era ancora in se stessa, ma che ha tanto da offrire. Quello che io ho portato è stata la realtà di quello che avete qui, che è voluto. La gente fuori lo apprezzerà, dovete portarlo fuori di qui, nella sua genuinità, tenerlo sempre alle basi e rispettare la cultura calabrese, portarlo fuori perché c’è un mercato che è interessato” suggerisce sentendosi partecipe, e dando un proprio, favorevole, giudizio sull’azione del presidente della Regione per valorizzare quelli che sono insieme valori, doti, opportunità.

Mario Oliverio è un visionario, un visionary - accentua usando l’inglese -. Vede lontano. Con il tempo ho capito che conosce il suo popolo, sa come prendere questa energia che c’è nella terra, sa organizzare l’energia nel popolo stesso. Nei due anni che collaboriamo ho visto, ad esempio, che il gruppo dei ristoratori di Bagnara si sono radunati perché c’è un bisogno di trasmettere queste idee, queste forze, in unità. Uno, solo, non fa niente, dunque il presidente è il conduttore di questa grande orchestra. Però- tiene a precisare -, ognuno deve far la sua parte, che a sua volta deve essere fatta insieme per dare l’energia. Il beneficio che ne consegue poi è per tutti’’.

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