Quando i vescovi usano parole di coraggio estremo

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpg“Vorremmo che gli angeli, che annunciano ai pastori la nascita del Signore, si recassero stanotte, anche da chi oggi è ultimo, abbandonato ed emarginato. Vorremmo che questi angeli apparissero a chi è sconfortato e sfiduciato, a chi ha perso il lavoro, a chi ha perso la propria famiglia. Vorremmo che questi angeli si recassero da chi soffre le vessazioni della ‘ndrangheta.” Così il Vescovo di Lamezia Terme Mons. Luigi Cantafora nel corso della celebrazione della Messa della Notte di Natale in Cattedrale.
‘’A quanti non hanno più forza per andare avanti – ha concluso Cantafora – gli angeli ancora questa notte dicono: Cristo è nato! E’ questo il messaggio che la Chiesa proclama attraverso la bocca di tutti i credenti. Non restiamo muti, non spegniamo la luce. Gli angeli che il Signore invia questa notte in questa città, siamo noi”.

Da Locri gli ha fatto eco, quasi nelle stesse ore, un altro Vescovo: «possa essere questo Natale anche per voi una festa di luce, quella luce che rischiara il vostro cuore e vi dona la forza di andare avanti lasciando dietro le spalle le tenebre dell'errore e del peccato». Si e’ infatti rivolto così il vescovo della Diocesi di Locri - Gerace, monsignor Francesco Oliva, ai detenuti del carcere di Locri, invitandoli ad accogliere il Natale come «una prova da superare, un'opportunità di riflessione e ad «accettare senza imprecare questo tempo come occasione di rinnovamento per recuperare quella pace interiore che può darvi la forza di rialzarvi».

Insomma, sono stati gli uomini di Chiesa di due diocesi in prima linea a dare il segno di una svolta possibile in Calabria sul tema dei diritti, della socialita’, della moralita’, della solidarieta’, della legalita’ vera e praticata. Parole che ci fanno,dunque, sperare in un 2015 migliore e diverso rispetto al 2014. Per questo l’augurio a tutti di un Buon Anno e’ questa volta particolarmente sentito e vero. Non abbiamo bisogno di chiacchiere vuote ma di condivisione vera e piena: le parole di mons.Cantafora e di mons.Oliva ci danno luce nuova sulla strada da percorrere. Buon anno a tutti voi.

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