Lo scontro delle (in)civiltà

Scritto da  Pubblicato in Francesco Bevilacqua

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francesco_bevilacqua_.jpgQuando, nel 1996, il politologo Samuel P. Huntington pubblicò il suo famosissimo saggio “Lo scontro delle civiltà” nessuno si accorse che l’editore e l’autore avevano commesso un evidente errore tipografico. Come possono, infatti, due persone “civili” scontrarsi, ammazzarsi, torturarsi, stuprarsi? E’ una contraddizione in termini! Due persone civili si incontrano, discutono, imparano a convivere, si migliorano, l’uno imparando dalla civiltà dell’altro. Lo stesso vale per due popoli, due nazioni, ovviamente. Dunque, per quanto molto documentato e suggestivo, il libro di Huntington avrebbe dovuto intitolarsi “Lo scontro delle inciviltà”. E l’errore è stato talmente grave, che tutti l’hanno preso alla lettera. Ed hanno cominciato a disquisire se due diverse culture (come quella cristiana e quella musulmana) possano davvero convivere o se, invece, la guerra tra esse non sia inevitabile. Come sosteneva, ad esempio, Oriana Fallaci, istigando noi occidentali a riprendere la via del Santo Sepolcro. E come fa ora Giovanni Sartori sostenendo che in Italia una integrazione tra musulmani ed italo-cristiani è impossibile (da una voce autorevole come la sua una simile affermazione può diventare assai pericolosa e scatenare odi reciproci). Io li vedo, quelli che Sartori chiama “musulmani” (ma che, invece, andrebbero chiamati con i loro nomi di persona esattamente come accade per noi italiani, che non veniamo chiamati “cattolici”). Sono marocchini, tunisini, neri africani in genere etc. che fanno lavori umilissimi che nessun “cristiano” vuol fare, che vivono con una miseria, dignitosamente, che mandano i figli a scuola,che stanno a migliaia nelle nostre strade. E non mi pare che questa gente voglia scontrarsi con la nostra (in)civiltà. Non mi pare che vengano nelle nostre case per derubarci, stuprarci, torturarci, ammazzarci, conquistarci, come abbiamo fatto, con loro, noi civilissimi italiani, francesi, tedeschi, inglesi per secoli, a partire dalle crociate per finire con l’imposizione del nostro sistema edonistico-consumistico, passando, naturalmente, per la ignominiosa epopea coloniale (la cui storia nessuno più conosce). Dunque, il libro di Huntington avrebbe dovuto intitolarsi, più correttamente “Lo scontro delle inciviltà”: errata corrige.

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