L’illusione della sobrietà
Qualcosa non torna del comportamento dei media in questi giorni, sino all’epilogo della notte dell’ultimo dell’anno. Da mesi tg e talk show ci martellano con il giusto cordoglio per i morti da Covid, con i numeri dei contagi e degli ospedali
Riflessioni vaccinali non pregiudiziali
1- Faccio il vaccino anti-influenzale da più di 15 anni perché l'influenza mi stremava: mi trovo molto bene.
2- Farò il vaccino contro il Covid quando verrà il mio turno.
3- Nutro poca fiducia sul vaccino (qualunque esso sia: e sono almeno di due
Brani da “Fratelli Tutti” 4: C’è bisogno di realtà e di linguaggio corporeo
Proseguo nella pubblicazione di brani dall’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”. “I media digitali possono esporre al rischio di dipendenza, di isolamento e di progressiva perdita di contatto con la realtà concreta, ostacolando lo sviluppo
Brani da “Fratelli tutti” 3: incapaci di imparare dalla storia
Proseguo nella pubblicazione di brani dall’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”. “Se tutto è connesso, è difficile pensare che questo disastro mondiale [la pandemia –ndr-] non sia in rapporto con il nostro modo di porci rispetto alla realtà
Convinzioni pandemiche
1- Lo so che prima o poi dovrò andarmene anch’io: non ho intenzione di chiedere rinvii. Benché, parafrasando Sant’Agostino che implorava Dio perché gli desse castità e continenza, potrei aggiungere: “ma aspetta ancora un momento, per
Eros e Psyche
Una valle, sul cui fondo scorre il fiume. Ha la magia del solco fra i seni di una donna. Gli umori che stillano dall’erba. Il vapore che il sole risucchia. I mille rivi lucenti che scivolano lentamente verso il fondo. È laggiù il segreto della
Nardodipace, Ragonà, patrie perdute e ritrovate
Ho simpatia per i perdenti, i falliti, i miti, gli umili, gli ultimi, quelli che non hanno potere. Un po’ come ha spiegato qualche sera fa Domenico Dara, in occasione della presentazione del suo nuovo romanzo “Malinverno”, Feltrinelli. Dara
Orso M49: lettera ai Trentini
Miei cari vicini di casa,
sono vivo e sto bene e così spero di voi e delle vostre famiglie. Mi dispiace per tutti quei super-tecnici che si sono dovuti dimettere o hanno subito ramanzine per causa mia. È strano come non riusciate a capire che è il
Titani di Acatti: dove il pino sparse il seme e la quercia mi mise al mondo
I grandi alberi di Acatti sono i miei veri genitori. Mi misero al mondo in una tiepida primavera d’Aspromonte. Si ruppero le acque. E la quercia, mia madre, lasciò fluire la linfa dallo squarcio nel tronco. Mi espulse delicatamente sull’humus
Corno Mozzo, l’anello del potere e l’insegnamento di Gandalf
Corno Mozzo è una piramide di calcare, instabile e sberciata che si staglia, grigia, su un abisso verde. Domina l’emiciclo di montagne e dirupi che avvolge, ad est, l’alta valle del Fiume Argentino. La sua cima è lievemente appiattita dalla furia