Lamezia, celebrato Giubileo dei giornalisti. Cantafora: “Coltivate l’amore per la verità”

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Lamezia Terme - L’invito sempre vivo alla Misericordia, la passione per l’uomo e la volontà di lavorare per il bene comune, nelle parole che il vescovo Cantafora ha rivolto ai giornalisti e agli operatori della comunicazione della diocesi, in occasione della giornata Giubilare a loro dedicata.

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Accanto a lui nel momento di riflessione precedente la celebrazione eucaristica, il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti Giuseppe Soluri e il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi don Roberto Tomaino. Soluri parla di “un lavoro meraviglioso ma difficile, scarsamente retribuito, che espone continuamente al giudizio della gente”. Qui il richiamo ad un senso forte di responsabilità, dettata dalla deontologia e dal buon senso, l’invito ad “evitare pressapochismi, superficialità, toni apodittici” e, fatta salva la libertà di espressione e di stampa, la necessità di non usare le parole in modo tale che le nostre opinioni sembrino fatti.

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Ed è un tema importante quello delle parole, toccato anche da don Tomaino e da Monsignor Cantafora, che le ha definite come “un ponte gettato verso gli altri, gli ultimi, quelli che parole non hanno”. Il vescovo, dopo aver esortato i presenti a coltivare l’amore profondo per la verità, ha chiesto di saperla congiungere ad un giusto senso di compassione, rendendola umana. Al termine dell’incontro, cui ha fatto seguito un momento di preghiera e la celebrazione della messa in Cattedrale, è stato donato a Soluri un piatto di ceramica realizzato dall’ingegnere Purri in occasione della venuta di Papa Benedetto XVI.

Giulia De Sensi

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