Cantavamo... prima, ora bilanciamo!

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Ora siamo nella fase che buttiamo sul corpo sempre la solita mise o non ci facciamo più caso. Della serie gli antenati nei cartoni animati, che erano nell’età primitiva e noi nel 2021 siamo come Wilma e Fred. Infatti il protagonista maschile era un uomo che si lamentava sempre, come la maggior parte di noi e Wilma cercava di rasserenarlo con la pazienza e la dolcezza della consorte devota. Oggi siamo tutti stressati perché sembra che dovevamo essere noi a decidere l a durata della pandemia e non qualcun altro! Perché il male del secolo è che molti con questo perenne narcisismo patologico da prime donne e questo ossessivo “Io” vogliamo sostituirci a chi ha la lettera D davanti al pronome personale. E quindi non vogliamo accettare che le cose vadano diversamente da come noi (comuni e miseri mortali) avevamo immaginato che andassero. E ancora oggi continuiamo con le nostre isteriche digressioni sul vaccino e sulla durata della pandemia. All'inizio obbedivamo come dei chierichetti che servono la messa alle ordinanze del presidente del consiglio. Urlavamo come Claudio Villa dai balconi, facevamo la gara tra portatori di mascherine colorate e seriose da ospedale. Poi la pausa estiva, ha creato dei mostri del divertimento, (in tutto il mondo) e si sa che dal bello al brutto è difficile adattarsi figuriamoci dal ritornare sempre dalla normalità alla sofferenza psicologica e fisica. La terza fase ci sta annientando psicologicamente che ti ritrovi un giorno a svegliarti da anarchico allo stato puro e il giorno dopo da ansioso da reparto psichiatrico. Il terzo ti riposi perché il bilanciamento non si riesce a raggiungere…

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