Lamezia Terme, 5 dicembre – "Omicidio colposo plurimo". Questa l'accusa per il marocchino ora piantonato all'ospedale di Lamezia Terme dopo che lo stesso, questa mattina, ha provocato la strage dei ciclisti in località Marinella per un sorpasso azzardato. L'uomo infatti, secondo le prime notizie che filtrano dal luogo della strage, avrebbe azzardato un sorpasso a velocità sostenuta all'altezza del chilometro 372 della statale 18. L'impatto avrebbe risparmiato il figlio del conducente, unbambino di dieci anni ferito lievemente, ed un solo ciclista, che versa comunque in condizioni disperate all'ospedale "Pugliese" di Catanzaro. Un altro compagno, trasportato anch'egli a Catanzaro, è deceduto pochi minuti fa.
Per gli altri giovani amici, appassionati di ciclismo, non c'è stato nulla da fare. Farebbero parte di un gruppo legato alla palestra Atlas di via Salutano, tra le vittime ci sarebbe anche il titolare della struttura sportiva, Bernardi, e un avvocati lametino di cui si conoscono, al momento, solo il cognome: Strangis. L'età media delle vittime è attorno ai 35/40 anni. Il nominativo di un altro avvocato, Davoli, fatto circolare nei primissimi minuti è in realtà tra i feriti ricoverati al Pugliese.
La Statale 18 è attualmente chiusa al traffico nel tratto tra Gizzeria Marina e località Sant'Eufemia di Lamezia Terme.
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