Lamezia, Acu: “Nulli accertamenti Imu da Comune con dati catastali errati”

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Lamezia Terme – “Dalla fine di Agosto 2016 stiamo ricevendo dai cittadini di Lamezia continue segnalazioni relative ad avvisi di accertamento e liquidazione IMU per gli anni trascorsi, inviati dall’Ufficio Tributi del Comune di Lamezia Terme.

Gran parte degli avvisi che abbiamo esaminato sono nulli in quanto contengono dati errati per cui i cittadini non devono pagare quanto richiesto dal Comune”. Ad affermarlo è l’associazione consumatori Acu, attraverso il suo presidente regionale Sergio Tomaino, per il quale quello che si sta verificando è “una sorta di “estorsione di massa” ai danni dei cittadini proprio perché si sta chiedendo pagamento di somme senza averne il titolo”.

“In diversi atti di accertamenti che abbiamo esaminato – sottolineano dall’associazione di consumatori - le somme richieste ai cittadini non sono dovute perché gli atti contengono dati errati, frutto di errori del sistema. Abbiamo – aggiunge - anche ascoltato il parere di diversi consulenti della città ed è emerso che l’Ufficio Tributi del Comune di Lamezia Terme ha inviato indiscriminatamente alla popolazione lametina avvisi di accertamento e liquidazione IMU che, spesso, contengono dati catastali errati, dati riferiti ad immobili non più di proprietà del cittadino cui viene imposto il pagamento, dati catastalmente errati perché fondati sui presupposti previsti per l’ICI, diversi da quelli previsti per l’IMU”.

“Da quello che ci risulta – continuano - e che abbiamo verificato di persona, quotidianamente gli operatori degli uffici comunali stanno annullando gli accertamenti solo a coloro che sono nella possibilità di recarsi al comune e di avanzare le contestazioni dovute, ovvero di coloro che sono in grado di farsi assistere da un consulente o, ancora, a coloro che hanno denaro per tutelare i propri diritti davanti la Commissione Tributaria competente”.

“Ciò sta generando una situazione di ulteriore illegittimità: - prosegue - non solo il Comune ha notificato atti illegittimi ma sta annullando tali atti solo a chi fa valere i propri diritti, generando in tal modo una situazione di iniquità sociale a tutto svantaggio dei cittadini che non possono protestare o, magari, non ricevono regolarmente la posta e si ritroveranno, domani, debitore del Comune senza esserlo”.

“Rammentiamo infatti – continuano - che tutti gli avvisi di accertamento e liquidazione irregolari che non vengono annullati diventano per il Comune un titolo per richiedere il pagamento –peraltro maggiorato- mediante cartella esattoriale che arriverà prossimamente al cittadino. Non riusciamo a comprendere per quale motivo il c.d “Comune Amico”, che è ben consapevole di ciò che sta succedendo perchè annulla gli atti illegittimi su richiesta e perchè sa che il sistema di gestione utilizzato non è allineato né con i dati catastali effettivi né con i dati inseriti ai fini dell’IMU, non ha ancora provveduto ad annullare d’ufficio tutti gli atti notificati”.

“Non vorremmo – sostengono - che si fosse trovato un modo illegittimo di fare cassa. Sta di fatto che gli uffici annullano gli atti solo su impulso di parte, lucrando così a svantaggio dei cittadini che non possono esercitare i propri diritti. E, a parte l’illegittimità della gestione di tali accertamento, la circostanza denunciata sta ovviamente provocando anche disagi a causa di lunghe file – peraltro mal gestite- che si creano davanti le stanze degli uffici comunali.

ACU, per il tramite del suo presidente regionale avvocato Sergio Tomaino, chiede – sostien - che il Sindaco immediatamente si faccia carico del problema che sta ponendo il Comune in una situazione di illegittimità e disponga l’annullamento d’ufficio di tutti gli accertamenti notificati, restituendo ai cittadini i soldi che hanno già versato a titolo di imposta non dovuta”.

“Chiede ancora che il Sindaco si attivi per allineare i sistemi di gestione con i dati effettivi degli immobili descritti in catasto, spingendo affinché si pervenga al Catasto unico di Lamezia Terme. In un’ottica di trasparenza e di resa del conto al cittadino, - aggiunge - principi ai quali ogni amministrazione dovrebbe ispirarsi, sarebbe anche interessante sapere in che modo tale illegittima previsione di entrata è stata appostata nel bilancio comunale così come non è indifferente per i cittadini sapere a quanto ammontano le mancate entrate in seguito all’annullamento degli accertamento ed in che modo tali mancate entrate incidono sul già compromesso bilancio comunale”.

“Restiamo in attesa di una risposta da parte del Sindaco, del dirigente dell’Ufficio Tributi e del Responsabile dl procedimento e nel contempo auspichiamo che i consiglieri comunali tutti, nell’esercizio delle proprie funzioni di vigilanza e controllo degli atti, si adoperino immediatamente per verificare quanto segnalato e per far adottare ogni eventuale e più opportuno provvedimento che renda giustizia –almeno in questa circostanza- al cittadino/utente. ACU auspica anche l’intervento della Procura della Corte dei Conti qualora dovessero sussistere i presupposti previsti dalla legge per esercitare l’iniziativa di propria competenza.  In attesa di ricevere risposte informiamo che ACU – conclude - è a completa disposizione dei cittadini che vogliano far esaminare la correttezza dei dati contenuti nell’avviso IMU”.

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