“Anche noi, come l'acqua che scorre, siamo viandanti in cerca di un mare”

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpg“Ho la cellulite e non ci penso” sembra essere il leitmotiv dell’estate 2016. Non esistono cure miracolose per debellarla, quindi le donne delle coste tirreniche (non tutte) hanno detto stop ai massaggi e agli esercizi di tonificazione perché è una guerra persa. Mentre sullo ionio la risposta è stata più gratificante. Da un versante all’altro i fisici sono stati contaminati dall’ambiente e in questo caso direi dal trainer. Sul tirreno è una vera e propria passerella di bicipiti e tricipiti scolpiti che ondeggiano nei lidi di ultima generazione di Soverato. Tutto questo mondo esteta abbraccia diverse classi sociali e fasce d’età. Sul tirreno, invece, ci sono i seguaci da decenni del fitness ma sembra che se gli togli i pesi dalla mani non abbiano argomenti. Poi si passa allo scanner dei servizi che offrono i due litorali.

Novità, educazione e modi invadono la costa dal mare pulito come se fosse quello delle isole tropicali, mentre la solita mediocrità, e poca eleganza e gentilezza l’altro versante che ha visto perdere i turisti per le solite lacune che preferiscono da sempre la movida a 20 minuti di distanza da casa. In poche e semplici parole, questo è il fulcro del turismo, il potersi immergere in acque limpide e depurate e vivere una serata che non ha nulla da invidiare alla costiera amalfitana. Tre gli ingredienti vincenti dell’estate 2016; offerta, servizi e gentilezza. Il mare è il fattore comune. Ma c’è chi lo ha tutelato e c’è chi lo ha scaricato!

La citazione del titolo è di Juan Baladàn Gadea, tratto da “Di solitudine e amore, 1998”.

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