Esistono...

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Mise il suo talento al servizio dei bambini con disabilità e ha avuto il merito di aver scoperto l’anomalia genetica all’origine della sindrome di Down. Nel 2021  la congregazione per le cause dei santi ha decretato le virtù eroiche di Jérôme Lejeune e si aspetta che venga proclamato. Fu professore di genetica alla facoltà di medicina di Parigi, cattedra creata per lui e pioniere della genetica moderna e ha segnato la storia della medicina difendendo i senza voce. Ha seguito la sua coscienza di medico fedele al giuramento di Ippocrate e cristiano fedele dimostrando come scienza e fede possano crescere insieme.

Nel 1990 pubblicò il libro” L’enfant concentrationnaire”, simbolo della lotta contro quello che definiva i tre mali del tempo. La divisione delle menti, la confusione della parola e la perversione dell’azione. Disse che” La medicina si batte per la salute e la vita contro malattie e morte e non può cambiare schieramento.”Per  Jérôme Lejeune, “E’ impossibile non trovare. E’ uno sforzo intellettuale molto meno difficile che mandare un uomo sulla Luna”. La sua è la quella di un uomo rimasto sempre libero nonostante le onorificenze ricevute da tutto il mondo. Fu unoscienziato cristiano vissuto nel xx secolo testimonianza dell’amore alla medicina intesa come arte del prendersi cura e della passione alla Verità che è Cristo.  La sua fama di santità convinse la diocesi di Parigi a iniziare nel 2007 il processo di canonizzazione concluso nel 2012 e il 21 gennaio 2021 grazie a papa Francesco che con un decreto attesta le virtù eroiche di Jérôme Lejeune anticamera per l’elevazione agli onori degli altari.

Per Lejeune, istituzioni e parlamentari usurpano il diritto di poter determinare chi ha diritto alla vita e chi può vedersi privato senza nessuna colpa personale.  In genetica, è stato una delle massime autorità nel mondo perché per lui la difesa della vita fu un apostolato e si assunse la responsabilità anche fino a diventare contraddittore senza considerare le pressioni di una società sempre più ostile alla cultura della vita. E per poter promuovere la dignità della vita umana creò la pontificia Accademia “Pro Vita” supportato da papa Giovanni Paolo II e fu membro della pontificia accademia delle scienze con un importante contributo alla visione delle scienze da parte della chiesa in una fase di appiattimento perché era ed è lontana da istituzioni secolarizzate. Morì a Parigi a 64 anni. Una vita, una storia, un genio tra gli angeli in camice bianco per la sua professione e fede unite nella sua missione.

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