Fuggitivi che attivano la corsa

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Parliamo ma senza essere collegati, ci connettiamo senza comprenderci, sia nel linguaggio che nei sentimenti. Inoltre le conversazioni sono molto più problematiche quando si costruiscono muri per proteggere i propri sentimenti per non esporsi con la traballante vulnerabilità. Sono i fuggitivi coloro che attivano una corsa alla Bolt quando subentrano le emozioni nella loro relazione. Li definiamo immaturi perché considerano l'amore una minaccia e quando vivono una relazione e la abbandonano per paura o si chiudono in loro stessi. I soggetti inaccessibili creano delle vere e proprie distanze per non avere contatti con gli altri e si rinchiudono in un ostracismo emotivo. Loro sono riconosciuti perché non riescono a gestire le loro emozioni e non ascoltano neanche il loro disagio perché inseriscono il tasto fuggire già al primo segnale di sofferenza. Quando al secondo step per sopravvivere a un eventuale dolore con una terribile freddezza emotiva inseriscono il tasto automatico della fuga dal disagio con un master da autoinganno. Applicano questo meccanismo in tutti i tipi di emozione per difendersi da probabili ferite e inseriscono un sistema meccanico di tutela. Basti pensare a quello che avviene sul palcoscenico della storia in questo momento storico per constatare di essere nel bel mezzo di una crisi di civiltà per un progressivo deficit culturale direi trasversale in tutte le latitudini.

Nel suo libro:"The Basic Laws of Human Stupidità" , Carlo M•Cipolla aveva messo in evidenza alla fine degli anni settanta la nostra sottovalutazione. Da una parte c'è un numero di individui stupidi che circolano, dall' altro la loro pericolosità che significa che essere stupidi risulti un dato indipendente da qualsiasi altra caratteristica umana. Per l autore gli stupidi sono come un gruppo di gran lunga più potente delle maggiori organizzazioni come le mafie o le lobby industriali. Senza statuto e non organizzate ma che operano facendo sistema con efficacia e coordinazione. In seguito le sue riflessioni furono sviluppate da Giancarlo Livraghi ne "Il potere della stupidità". Spiega nel libro che non si può sconfiggere completamente perché fa parte della natura umana ma gli effetti possono essere meno invasivi se sappiamo che esiste. E se conosciamo il funzionamento per non essere colti di sorpresa. Nasce la necessità di studiare la Stupidologia, per poter capire perché le cose non funzionano e quanto è dovuto a essa. È la causa di molti problemi. E quando la causa non è la stupidità le conseguenze sono peggiori perché sono stupide i nostri tentativi di soluzione. Il concetto cardine è che se riusciamo a renderci conto di come funziona la stupidità, possiamo controllare un po' meglio le conseguenze. Per Livraghi, la stupidità è la più grande forza distruttiva nella storia del genere umano. Non si può eliminare ma non è invincibile. Ma se si capisce e si conosce permette di poterne diminuire gli effetti.

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