Duplice omicidio Decollatura: Si costituisce Domenico Mezzatesta

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Decollatura - Dopo quasi due anni di latitanza, Domenico Mezzatesta, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Pagliuso, si è costituito ai Carabinieri e, in particolare, al comandante del Reparto operativo del Comando provinciale di Catanzaro Alceo Greco, al comandante il nucleo investigativo Carlo Caci, e al comandante la Compagnia carabinieri di Soveria Mannelli Domenico De Biaso. L’uomo, un 60enne vigile urbano in pensione, è stato condannato all’ergastolo, insieme al figlio 41enne Giovanni, per il duplice omicidio consumato a Decollatura all’interno del “bar del Reventino” in un pomeriggio del 19 gennaio 2013.

Ad incastrare padre e figlio furono anche le telecamere a circuito chiuso che ripresero tutta l’azione delittuosa, nella quale furono barbaramente uccisi Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio. Al culmine del processo con rito abbreviato, il giudice Carlo Fontanazza lo scorso 28 febbraio ha condannato Domenico e Giovanni Mezzatesta all’ergastolo, all’interdizione dai pubblici uffici, all'esonero della responsabilità genitoriale, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento per i familiari delle vittime costituitesi parti civili.

Con la massima pena, inflitta dal giudice ai Mezzatesta, furono accolte sia le richieste avanzate dal pubblico ministero Domenico Galletta che quelle degli avvocati dei familiari delle vittime, gli avvocati Andricciola, Canzoniere e Gallo per la famiglia Iannazzo e gli avvocati Larussa e Veneto per quella di Vescio. Il Pubblico Ministero, durante la sua requisitoria, parlò di “premeditazione brutale”, aggravata dal fatto che il duplice omicidio fosse avvenuto all’interno di un luogo pubblico, luogo in cui le vittime non avrebbero mai sospettato che potesse avvenire; e “premeditazione certa” proprio per Domenico Mezzatesta, secondo il Pm, non si sarebbe limitato a sparare una sola volta ma avrebbe portato a termine l’azione criminosa in due tempi, confermando così la propria volontà omicidiaria. La pubblica accusa lo definì “lucido dall’inizio alla fine, perché allontana il figlio dalla scena del crimine, quando si rende conto di poter portare a termine l’omicidio da solo”

Le indagini portate avanti dai Carabinieri permisero di individuare immediatamente i responsabili del delitto nei due Mezzatesta: Giovanni fu arrestato il giorno dopo il delitto, nel corso della notte successiva, mentre il padre si rese subito latitante. Per lui ora si apriranno le porte del carcere di Siano, dove già si trova suo figlio e, dopo la condanna in primo grado, ora aspettano il processo d’appello, per il quale è stata già formulata la richiesta dal legale di entrambi e si attende solo la data di fissazione dell’udienza.

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