
Lamezia Terme - Con un'interrogazione al ministro dell'Istruzione l'onorevole Nicodemo Oliverio, capogruppo del pd in Commissione agricoltura di Montecitorio, chiede ''se corrispondano al vero le notizie sull'intenzione di chiudere la Facoltà di Agraria di Lamezia Terme e, in caso affermativo, quale azioni il ministero ha in animo per scongiurare un evento dal forte impatto penalizzante non solo del territorio lametino e della provincia di Catanzaro, ma dell'intera Calabria che, nel settore dell'agricoltura, anche per merito di tale facoltà universitaria, ha saputo rappresentare un punto di eccellenza, soprattutto per alcune colture quali il florovivaismo, l'olivicoltura, la vitivinicoltura e l'agrumicoltura''. "E tutto ciò accade - sottolinea Oliverio - quando gli iscritti nelle Facoltà di Agraria italiane aumentano: basti pensare che dall'anno accademico 2008/2009 a quello del 2010/2011 gli immatricolati sono passati da 5.000 a 6.150. A partire dall'anno accademico 2001/02 la Facoltà di Agraria dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria si è stabilmente insediata nell'area di Lamezia Terme, nell'intento di ampliare il proprio bacino d'utenza e di attività in direzione delle aree centro-settentrionali della regione.
Successivamente la Facoltà ha ritenuto di finalizzare la propria presenza sull'area con il Corso di Laurea in Produzioni Agrarie in Ambiente Mediterraneo, ridefinendo allo stesso tempo la sede e la strutturazione delle attività didattiche, ai sensi di un protocollo d'intesa a tre, siglato con il comune di Lamezia Terme e la Fondazione Mediterranea Terina. A partire dal secondo semestre dell'anno accademico 2009/10 le lezioni sono state trasferite nello storico palazzo Blasco, nuova sede del Corso di Laurea, al centro di Lamezia Terme, messo a disposizione dal Comune, mentre presso la Fondazione Terina avrà luogo l'espansione delle attività di supporto, con laboratori didattici e campi sperimentali, nonché la localizzazione delle attività seminariali e di formazione post-universitaria (master di primo e secondo livello)''. ''L'eventuale chiusura della facoltà di Lamezia Terme - sostiene Oliverio - sarebbe pertanto del tutto ingiustificata considerato il numero degli iscritti, superiore ad altre facoltà che fanno capo alla sede di Reggio Calabria, per non parlare poi della rilevanza strategica che può vantare Lamezia Terme: innanzitutto da un punto di vista geografico, essendo una città facilmente raggiungibile da diverse zone della Calabria ma anche e soprattutto da un punto di vista lavorativo e produttivo''.
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