
Lamezia Terme - “Per molti potrebbe sembrare una banalità, invece no, questa scelta politica nei fatti ha sdoganato un messaggio sociale devastante. Oltre al fatto che, a favore dei cittadini onesti, che abitano nel quartiere, nulla è stato fatto”. Massimo Cristiano, già consigliere comunale e coordinatore regionale Italexit con Paragone, interviene in merito al “ritorno” dei cassonetti dell’indifferenziata a Ciampa di Cavallo. “Riprendiamo la nota dei Consiglieri Comunali Gianturco e Rubino in merito - prosegue - all'incomprensibile e scellerata decisione, da parte dell'Amministrazione Comunale di Lamezia Terme, grave se fosse un'azione autonoma della società in house che gestisce la raccolta dei rifiuti, di annullare la raccolta differenziata e ritornare alla raccolta indifferenziata nella zona denominata "Ciampa di Cavallo", con i vetusti e nauseanti cassonetti dei rifiuti. Una resa incondizionata all'illegalità da parte dell'ente Comune di Lamezia Terme”.
Secondo Cristiano “inaccettabile e devastante il messaggio sociale! ovvero: coloro che decidono di non rispettare le regole del vivere sociale, del progresso per un ambiente più ecologico e del vivere civile verranno premiati! In barba a tutti coloro che rispettano le regole. Perché di questo si tratta, verrà fatta una raccolta indifferenziata per loro ad hoc. Un premio al rifiuto da parte di una parte dell'etnia rom residente che non si adegua alle regole dettate dal comune in materia di raccolta differenziata. Cumuli di rifiuti da cui provengono odori nauseabondi, lasciati nella zona in questione hanno fatto cedere al loro ricatto e volere di non adeguarsi alle regole. Insomma, un messaggio sociale e politico non in linea con le istituzioni repubblicane e che meriterebbe l'attenzione delle istituzioni sovracomunali. Per quanto ci riguarda, dopo i fatti di Gabella, questo ulteriore episodio dimostra chiaramente che quest'amministrazione si dimostra totalmente inadeguata, per non dire pericolosa socialmente, ancora una volta forte con le persone perbene, che pagano le tasse, e debole con i prepotenti e gli arroganti, prona con quella parte di comunità rom, che non vuole sapere nulla del vivere civile”.
“Quest'amministrazione comunale - conclude la nota - meriterebbe di essere mandata a casa, senza tanti fronzoli e giochini di bassa politica. Molte le incongruenze e le cattive gestioni di avvenimenti, ma pur di rivendicare un pennacchio, non si oppongono alle prepotenze e si lasciano soggiogare non gestendo con fatti concreti e potere politico reale. Tutto questo, è inutile dirlo, rovinerà inesorabilmente la nostra città”.
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