Buona sanità a Cosenza, donna di Feroleto Antico salvata grazie a intervento innovativo dell’equipe del professore Nardo

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Cosenza – Intervento all’avanguardia innovativo con tecnica mininvasiva all’ospedale Annunziata di Cosenza ed a darne testimonianza, con grande soddisfazione e meraviglia, Valentina e Nadia, figlie di una paziente di circa 60 anni di Feroleto Antico in provincia di Catanzaro, che anziché recarsi in centri rinomati del Nord Italia, contribuendo ad aumentare la migrazione sanitaria, si è affidata alla equipe del professore Bruno Nardo, responsabile dell’Unità Operativa Complessa Chirurgia Generale.

Tumore al pancreas scoperto nel reparto di Oncologia di Lamezia

Le giovani figlie raccontano che la loro mamma Maria – che fra l’altro da anni soffre di attacchi di ansia – è risultata affetta da un piccolo tumore al pancreas, scoperto nel reparto di Oncologia di Lamezia e che doveva essere asportato per evitare che mettesse a rischio la sua vita.  I familiari, pronti a partire in centri specializzati del centro nord, hanno appreso che nell’Ospedale Annunziata di Cosenza erano già stati fatti altri tipi di interventi sul pancreas dal professore Bruno Nardo, esperto di chirurgia dei tumori dell’apparato digerente oltre che di trapianti di organi, e proveniente dall’Università di Bologna.  Dopo avere preso informazioni, le figlie hanno riposto la massima fiducia nei chirurghi dell’Annunziata ed hanno avuto ragione. Infatti, pochi giorni fa, la mamma è stata sottoposta con successo, ad un delicato intervento al pancreas, eseguito con tecnica totalmente laparoscopica, unico nel suo genere in Calabria, perché è stata salvata anche la milza e tolto solo il piccolo tumore, preservando il resto del pancreas. La paziente è tornata a casa dopo appena 4 giorni ed attualmente sta bene, circondata dall’effetto dei propri cari che non finisco di lodare i medici e l’Ospedale di Cosenza.

"Abbiamo dato la nostra completa fiducia ai medici dell’Annunziata di Cosenza"

Non è la prima volta che il professore Nardo e la sua equipe, composta da giovani e validi chirurghi, si avvalgono della tecnologia laparoscopica avanzata, messa a disposizione dall’Azienda Ospedaliera diretta dal Commissario straordinario Isabella Mastrobuono. “Abbiamo dato la nostra completa fiducia ai medici dell’Annunziata di Cosenza e sentiamo il dovere di ringraziare pubblicamente chi ha contribuito al buon esito dell’operazione perché sono stati eccezionali - dicono i familiari della paziente - In particolare vogliamo ringraziare, oltre al professore Bruno Nardo, anche gli altri chirurghi Marco Doni, Veronica Crocco, l’anestesista Dr Stefano Granieri, e i giovanissimi specializzandi di Chirurgia Generale Domenico Piccione e Daniele Paglione”.

“In un momento difficile per la sanità calabrese, abbiamo voluto raccontare una storia di buona sanità"

“Il professore Nardo – proseguono le figlie della paziente - ci ha proposto di fare l’intervento con tecnica laparoscopica mininvasiva, cioè mediante piccoli buchi, e per questo motivo più delicato, evitando interventi più invasivi, molto dolorosi e con un ricovero più lungo”. Si è trattato di un intervento laparoscopico molto delicato, durato una mattinata intera, e dopo il delicato intervento la paziente, è stata subito riabbracciata dalle figlie, che l’aspettavano nella stanza di degenza, avendo avuto dalla direzione sanitaria il permesso per starle, a turno, a fianco visto il suo particolare stato di ansia di cui soffre da tanti anni. La signora è stata seguita nel reparto di Chirurgia Generale dai medici ed infermieri ed ha avuto un recupero veloce, dicono le figlie, tanto che già dal primo giorno non lamentando dolori particolari, si è alzata ed ha iniziato a camminare. Insomma ha festeggiato nel migliore dei modi la festa della mamma senza più il tumore ed in compagnia dei medici ed infermieri del reparto oltre che delle figlie.  “In un momento difficile per la sanità calabrese, abbiamo voluto raccontare una storia di buona sanità che fa ben sperare – aggiungono le donne - Mia mamma è stata bene sin dal primo giorno, come se non fosse stata operata. Grazie ancora a tutti”.

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