
Lamezia Terme – Una domenica intrisa da un profondo valore religioso. Sono, infatti, state benedette dal vescovo Luigi Antonio Cantafora, “In nome e onore di Dio”, le 5 campane che saranno collocate nei 2 campanili della erigenda Concattedrale "San Benedetto" progettata dall’architetto romano Paolo Portoghesi che continua dunque a prendere forma. Il progetto del luogo di culto intitolato a San Benedetto da Norcia e fortemente voluto da Cantafora, sarà concretizzato, secondo previsione, per la fine di marzo 2019 su un terreno sito in località Maddamme che il Comune di Lamezia Terme ha donato alla Diocesi lametina in occasione della visita pastorale di Benedetto XVI il 9 ottobre 2011. Mentre risale al 30 aprile 2016 quando, durante una celebrazione ne era stata posta la prima pietra. Sua Eccellenza nel presiedere il rito di Benedizione è stato affiancato delle altre autorità ecclesiali e dai fedeli.

Nell’officiare la benedizione Sua eccellenza ha definito quanto sia legato il suono delle campane con il popolo dei fedeli: “Il suono delle campane si intreccia con la voce del popolo di Dio che può significare a seconda delle circostanze gioia o dolore oltre a chiamare i devoti alla messa, mentre il campanile vuole significare che tutti noi siamo una grande famiglia, inoltre il loro suono sin dall’antichità faceva sì che i contadini nell’udirle si facevano il segno della croce. Pertanto - ha concluso il vescovo - la campana è la realtà vivente, un segno di Dio, che riunisce tutti i fedeli nella sua casa (la Chiesa)”.
La consacrazione delle campane è inoltre avvenuta anche in un giorno non certo qualunque, infatti il 13 gennaio per l’intera Chiesa è una giornata speciale di pregno e significativo valore religioso, in quanto è la festa del ‘Battesimo di Gesù’ ricevuto da Giovanni Battista nelle acque del Giordano così come è narrato nei Vangeli di Marco (1, 9-11), Matteo (3, 13-17) e Luca (3, 21-22).
Francesco Ielà



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