Lamezia, inaugurata al Commissariato “Una Stanza tutta per sé”: un ambiente protetto per vittime di violenza di genere

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Lamezia Terme - Un segnale di crescita per l’intero territorio nel percorso di lotta alla violenza di genere, l’inaugurazione presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza della Polizia di Stato di Lamezia Terme di “Una Stanza tutta per sé”, progetto voluto da Soroptimist, che ha portato alla creazione di un ambiente protetto, con accesso riservato, destinato ad accogliere le donne, i minori e i soggetti fragili vittime di violenza, nel percorso di ascolto e formalizzazione della denuncia. L’ambiente è stato realizzato nel tempo record di 15 giorni grazie ad un lavoro sinergico del comune, della Polizia di Stato, dell’Ufficio tecnico-logistico di Soroptimist, in particolare dell’architetto Ester Pontoriero e della dottoressa Marinella Costantino, ma anche grazie al supporto materiale di soci aderenti, Ordini Professionali, associazioni e privati cittadini, secondo le linee guida del Protocollo APS siglato a livello nazionale nel 2020, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Il progetto di “Una Stanza tutta per sé” era già stato abbracciato da Soroptimist, in partenariato con la Polizia di Stato, cosa che ha portato fino ad oggi all’apertura di “più di 200 ambienti protetti in tutta Italia, nelle caserme e nelle questure”, come sottolineato dalla presidente lametina di Soroptimist Rachele Iovane, presente all’inaugurazione insieme alla presidente nazionale Giovanna Guercio, al sottosegretario agli Interni Wanda Ferro, al questore di Catanzaro Paolo Sirna, e al dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Lamezia Terme Antonio Turi.

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Numerosissime le autorità civili, militari e religiose intervenute: fra queste il vescovo di Lamezia, Monsignor Serafino Parisi, che ha accompagnato con la sua benedizione l’apertura del nuovo locale, il vicesindaco Antonello Bevilacqua, il presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera, la presidente della Commissione Pari Opportunità Annalisa Spinelli, il presidente del Tribunale di Lamezia Terme Gianni Garofalo, la presidente del Tribunale per i Minori di Catanzaro Teresa Chiodo, il Procuratore per i Minori di Catanzaro Maria Alessandra Ruberto, il viceprefetto vicario della Prefettura di Catanzaro Lucia Iannizzi, il colonnello comandante del Gruppo dei Carabinieri di Lamezia Terme Sergio Molinari, il capitano comandante della Guardia di Finanza di Lamezia Terme Valentino Luce, il comandante del Posto di Polizia Ferroviaria di Lamezia Terme Marco Martuscelli, l’ispettore della sottosezione della Polizia Stradale di Lamezia Terme Vincenzo Ingotti, il vicequestore aggiunto dirigente Polaria di Lamezia Terme Concetta Amendola, il vicequestore Giancarlo Baiano, il vicecomandante della Polizia Locale Aldo Rubino, il tenente comandante Nor di Lamezia Terme Martino D’Auria, il capo centro Dia di Catanzaro Beniamino Fazio, il vicecommissario della Polizia di Stato di Lamezia Terme Tania Ventriglia, che ha ricevuto a fine cerimonia dalle mani della past president di Soroptimist Rossella Aiello una valigetta speciale contenente il kit della “Stanza portatile”, con tutto il necessario per raccogliere una richiesta d’aiuto in caso di violenza anche al di fuori del commissariato, e far emergere un fenomeno ancora in buona parte sommerso, con un numero di denunce in crescita ma sempre sotto il 15%, mentre la frequenza dei femminicidi continua ad aumentare.

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“Abbiamo voluto all’inaugurazione una sedia vuota con un drappo rosso, per dare voce a ogni donna che è stata uccisa e che oggi potrebbe occupare quel posto”, ha sottolineato la presidente nazionale Soroptimist Guercio, soffermandosi sull’importanza della prevenzione. Come l’onorevole Wanda Ferro, che ha illustrato le nuove misure del governo – in particolare il DDL sul femminicidio approvato il 7 giugno scorso da un tavolo presieduto dai Ministri Piantedosi, Nordio e Roccella – per arginare “un fenomeno di natura sociale, in cui è importante non solo agire in termini di repressione, ma anche di prevenzione, protezione, certezza della pena, e, a mio parere, di rivoluzione in senso culturale”. A questo proposito Sirna parla della necessità di “creare un’anti-stanza: un luogo in cui si agisca in maniera sinergica contro la violenza ancor prima della denuncia, in supporto a chi è violato. Per farlo bisogna che ci sia collaborazione fra le istituzioni e tutte le realtà che lavorano sul territorio”. Un proposito molto importante in una regione che nel 2022 si è attestata al terzo posto in Italia per numero di femminicidi.

Giulia De Sensi

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