Lamezia Terme - I residenti e i commercianti di Via Isonzo, in una nota, intendono denunciare l’abbandono di rifiuti tra Piazza Stocco e Via Isonzo. L’area è ormai diventata una discarica a cielo aperto che dà rifugio a ratti, insetti e randagi. Con le alte temperature di questi mesi estivi il cattivo odore è diventato insopportabile per gli abitanti e danneggia anche le numerose attività commerciali di tipo alimentare presenti, quali: macelleria, pescheria, fruttivendolo e attività ristorative.
I residenti rendono noto di aver “inviato numerose PEC e email alla Lamezia Multiservizi e alla Polizia Municipale per richiedere il loro intervento, tuttavia, le segnalazioni non hanno sortito alcun effetto ed i rifiuti continuano ad aumentare. Più volte – fanno sapere ancora - è stato richiesto ai netturbini ai quali è assegnata la zona di raccogliere o segnalare la presenza della discarica, ma gli operatori ecologici evidenziano che lo spazio presenta una recinsione, seppur divelta, che fa pensare ad un’area privata e, pertanto, si rifiutano di raccogliere la spazzatura”.
A questo punto, i cittadini residenti in via Isonzo e i commercianti della zona stanchi del degrado, dei disagi, dei cattivi odori e della situazione di pericolo per la salute pubblica si appellano al proprietario del terreno, agli “sporcaccioni”, al Prefetto di Catanzaro e al Sindaco di Lamezia che, sottolineano “spetta a loro intervenire in caso di situazioni di pericolo per l'ambiente e per la salute pubblica, per garantire la tutela delle esigenze igienico-sanitarie dell’individuo ed evitare l’inquinamento sul territorio locale”. E, ancora si rivolgono all’amministrazione Comunale, Polizia locale, Lamezia Multiservizi per chiedere un intervento urgente a tutela della salute pubblica. Al riguardo, fanno presente che - considerata la situazione di pericolo - i residenti e i commercianti di Via Isonzo chiedono “la bonifica immediata della discarica in centro città e l’istallazione di telecamere di videosorveglianza in tutta la via per contrastare il continuo abbandono di rifiuti”.
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